Corecom, un anno di conciliazioni in cifre
Sono state 6.214 le istanze di conciliazione pervenute nel 2016 al Corecom, il Comitato regionale delle comunicazioni che permette di risolvere amichevolmente, senza intermediari e in tempi rapidi, le controversie fra cittadini e aziende di telecomunicazioni (telefonia mobile e fissa, servizi internet, pay-tv): l’anno precedente le istanze erano state poco di più, 6.297. Nel 2016, le conciliazioni concluse sono state 5.567 (l’89,6%): di queste il 76,1% ha avuto esito positivo, il 23,8% ha avuto esito negativo, il 6,8% si sono concluse per la mancata presentazione di una delle parti. Le procedure di urgenza per riattivare i servizi sono state 369.
Il valore totale delle 5.567 conciliazioni concluse ammonta a poco più di 1.003.583 euro, di cui 731.485 euro sono stati gli importi riconosciuti agli utenti (importo medio 532,6 euro) e 272.099 euro quelli riconosciuti agli operatori (importo medio 56,3 euro). L’importo più alto riconosciuto a un utente è stato di 8.500 euro, a un operatore è stato di 22.500 euro. Agli utenti sono stati inoltre riconosciuti storni per un totale di 1.224.643 euro: il massimo storno riconosciuto a un utente è stato di 43.000 euro.
Sempre nel 2016, sono state 702 le istanze di definizione pervenute dopo che il tentativo di conciliazione non è andato a buon fine e non si è raggiunto un’intesa. Escluse le 23 istanze inammissibili e le 38 rinunce, in 361 casi sono stati trovati degli accordi (295 in udienza più 66 fuori udienza) e altri 133 sono stati adottati dei provvedimenti di definizione. I 295 accordi raggiunti in udienza hanno avuto un valore totale di 202.783 euro, di cui 122.531 euro sono stati riconosciuti agli utenti (importo medio 416,7 euro) e 80.252 euro sono stati riconosciuti agli operatori (importo medio 273 euro). Il massimo importo riconosciuto a un utente è stato di 7.500 euro, a un operatore è stato di 8.000 euro. Agli utenti sono stati inoltre riconosciuti storni per un totale di 114.710 euro.
Per quanto riguarda, infine, i dati sulla riattivazione dei servizi di telecomunicazioni nelle conciliazioni, nel 2016 le richieste pervenute sono state 818, di cui 26 sono state dichiarate inammissibili, 412 sono state accolte dall’operatore, 9 sono state rigettate dall’operatore e 369 hanno generato provvedimenti di riattivazione del Corecom.
L’attività di conciliazione che deve essere intrapresa obbligatoriamente prima di ricorrere alla giustizia ordinaria, consiste in una procedura riservata, semplice e informale, in cui alla presenza di un soggetto neutrale (il conciliatore) utente e operatore cercano di trovare una soluzione amichevole alla controversia: infatti non stabilisce chi ha torto e chi ragione, ma piuttosto facilita la comunicazione tra le parti, cercando di orientarle verso un accordo soddisfacente per entrambe.
Si possono presentare istanze di conciliazione per: mancata o parziale fornitura del servizio; ritardo nella fornitura del servizio; interruzione o sospensione del servizio; prodotti e servizi non richiesti; spese e fatturazioni non giustificate; traffico non riconosciuto; mancata portabilità e migrazione; trasparenza contrattuale; mancato o errato inserimento nell’elenco; costi per recesso; altri problemi inerenti fatturazioni, malfunzionamenti o disservizi.
La presentazione al Corecom dell’istanza di conciliazione sospende i termini per agire in sede giudiziaria, che riprendono una volta chiuso il procedimento. Se viene svolta presso i Corecom, la conciliazione è completamente gratuita.
Nelle giornate di lunedì, mercoledì e giovedì, dalle ore 9.30 alle 12.30, è attivo un numero verde gratuito (800/967701) che fornisce informazioni sui servizi e assistenza per la presentazione delle richieste di conciliazione.
regione.emilia-romagna.it