Elezioni 2018. Al voto oltre 3,3 milioni di emiliano-romagnoli. In campo 567 candidati, 4.510 sezioni
Sono oltre 3,3 milioni (per la precisione 3.326.889 – dati Ministero dell’Interno al 17 febbraio 2018) gli elettori emiliano-romagnoli chiamati al voto domenica 4 marzo 2018. A questi occorre aggiungere anche i 152.182 elettori residenti all’estero che hanno già votato. Chiamati alle urne per la prima volta 35.701 giovani. Seggi aperti dalle 7 alle 23 per il rinnovo dei due rami del Parlamento. All’Emilia-Romagna spetteranno 45 deputati e 22 senatori che verranno contesi da 567 candidati: 365 alla Camera e 202 al Senato. Le donne sono 1.719.887, mentre gli uomini 1.607.002.
Questi gli elettori per provincia: Bologna 760.157; Modena 515.110; Reggio Emilia 388.123; Parma 331.054; Forlì-Cesena 298.023; Ravenna 293.320; Ferrara 276.217; Rimini 253.521; Piacenza 211.364. Il numero delle sezioni elettorali in tutto il territorio regionale è 4.510: al primo posto Bologna con 1.049 seggi, in ultima posizione Piacenza con 303. Ben 44 sono, invece, le sezioni dislocate negli ospedali.
Per la prima volta si vota con una nuova legge (3 novembre 2017, n. 165, “Modifiche al sistema di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica”). Per la Camera 17 deputati saranno eletti in altrettanti collegi uninominali, calcolati sulla base della popolazione risultante dal censimento 2011. Per attribuire i restanti 28 seggi con metodo proporzionale nella circoscrizione Emilia-Romagna sono stati costituiti 4 collegi plurinominali. Per l’elezione del Senato l’intero territorio dell’Emilia-Romagna costituisce un’unica circoscrizione regionale. Alla regione sono assegnati 22 seggi, di cui 8 attribuiti in collegi uninominali. I restanti 14 seggi sono attribuiti con metodo proporzionale nei 2 collegi plurinominali costituiti dall’accorpamento dei collegi uninominali del Senato.
Come votare, chi può votare Possono votare per la Camera i cittadini italiani che abbiano compiuto 18 anni entro il 4 marzo 2018, mentre per il Senato è necessario avere 25 anni alla stessa data. Sarà indispensabile avere un documento di riconoscimento valido come la carta d’identità oppure la patente di guida, il passaporto, il libretto di pensione o la tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale o dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, purché convalidata da un comando militare. Agli scrutatori, insieme al documento di identità, occorre sempre esibire la tessera elettorale.
Le modalità di voto sono uguali per Camera e Senato e sono riportate anche nella parte esterna della scheda elettorale che è unica per ogni ramo del Parlamento e sulla quale viene espresso un solo voto. Scheda rosa per la Camera, gialla per il Senato. Non è ammesso il voto disgiunto: quindi non si può votare sulla stessa scheda per un candidato all’uninominale e per una lista a lui non collegata, pena la nullità. Coloro ai quali non sia stata consegnata la tessera elettorale o chi necessiti di un duplicato (per smarrimento o deterioramento) possono recarsi negli uffici elettorali comunali che resteranno aperti per tutta la durata delle operazioni di voto. Sarà possibile il voto anche per gli elettori che hanno impedimenti di varia natura, come cittadini disabili o fisicamente impediti; per gli elettori affetti da infermità (cecità, amputazione delle mani, paralisi o da altro impedimento di analoga gravità) sarà invece possibile il voto assistito. Per i degenti in ospedali, case di cura e i detenuti in carcere (che siano in possesso del diritto elettorale) saranno allestiti seggi ospedalieri o in carcere. Chi è affetto da infermità che renda impossibile l’allontanamento dall’abitazione è ammesso il voto domiciliare. Gli italiani residenti nel territorio nazionale o all’estero, che intendono esercitare il diritto di voto nel Comune di votazione, godono di una serie di agevolazioni per il viaggio (leggi circolare del Ministero dell’Interno).
Le curiosità sul voto in regione L’età media degli aspiranti deputati in Emilia-Romagna è di 46,4 anni (46,9 per gli uomini e 45,8 per le donne), mentre per i candidati senatori è di 54,2 anni (54,8 anni per gli uomini e 53,6 anni per le donne). Il fenomeno dei pluricandidati riguarda tutti collegi. Alla Camera sono 71, 43 donne e 28 uomini. In 56 casi si sono presentati sia in un collegio uninominale che in un collegio plurinominale, 10 candidati sono in lizza in due, tre o quattro collegi plurinominali, mentre sono 5 coloro che hanno optato sia per un collegio uninominale che per due o più collegi plurinominali. Al Senato invece sono 35, di cui 22 donne e 13 uomini. Di questi 27 si sono presentati sia in un collegio uninominale che in un collegio plurinominale mentre 7 sono in lizza in entrambi i collegi plurinominali (Emilia-Romagna 01 e Emilia-Romagna 02). Solo un candidato ha optato sia per un collegio uninominale che per entrambi i collegi plurinominali.
Alla Camera il collegio uninominale più rosa è quello 07-Bologna Casalecchio con 9 donne su 11 candidati. Solo 3 le donne, invece, nel collegio 13-Fidenza. Nel collegio 17-Reggio Emilia troviamo gli aspiranti deputati con meno primavere: l’età media è di 38,9 anni. Fa da contraltare il collegio 07-Bologna Casalecchio: qui l’età media dei candidati è di 52,7 anni. Il candidato uninominale più anziano è un 76enne nel collegio 06-Bologna Mazzini. Tre invece i giovanissimi: nei collegi 07-Bologna Casalecchio e 14-Piacenza e nel collegio 16-Forlì. Nel plurinominale è un 81enne il candidato più anziano, nel collegio Emilia-Romagna 02. Nello stesso collegio il candidato più giovane.
Al Senato il collegio uninominale più al femminile è quello 06-Reggio Emilia con 8 donne su 12. Solo 2, invece, le candidate nel collegio 05-Modena. Nel collegio 01-Rimini gli aspiranti senatori più giovani, con un’età media di 51,2 anni. Più ‘maturi’ nel collegio 08-Piacenza dove l’età media è di 60 anni. Il candidato più giovane ha 40 anni, nel collegio 07-Parma. Ha oltre il doppio dei suoi anni un 82enne nel collegio 08-Piacenza. Nel plurinominale il candidato più anziano ha 75 anni. Quattro i giovanissimi con 40 primavere: nel collegio Emilia-Romagna 01 e Emilia-Romagna 02.
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