Cup2000 si fonderà in Lepida senza essere prima scorporata. La novità nella fusione delle due società, tramite l’incorporazione di Cup2000 Scpa in Lepida Spa, è stata annunciata dall’assessore regionale all’Organizzazione oggi nel corso di una seduta della I Commissione dell’Assemblea legislativa chiamata a esaminare il progetto di legge della Giunta sul riordino delle società partecipate dalla Regione.
La scelta della Giunta, che prosegue il confronto con le organizzazioni sindacali e i lavoratori delle aziende interessate, supera la proposta precedente che prevedeva solo l’acquisizione da parte di Lepida Spa del ramo di azienda di Cup 2000 inerente l’Ict (Information and communications technology).
Dopo la fusione delle due aziende, la Regione valuterà come e quando avviare la scissione del ramo “servizi per l’accesso”, tramite la costituzione di una nuova società che rimarrebbe in mano solo alle Asl, con l’uscita della Regione e degli altri soci pubblici.
Quanto ai tempi, il processo di fusione, che partirà dopo l’approvazione della legge da parte dell’Assemblea legislativa, passerà per il coinvolgimento di tutti i Consigli comunali soci di Ledipa.
La Giunta regionale, col progetto di legge in esame, ridisegna il panorama delle 23 aziende partecipate in Emilia-Romagna, sia con una razionalizzazione della spesa che con un’ulteriore valorizzazione delle competenze, tutelando posti di lavoro e professionalità. Per le dismissioni previste, la Regione potrà intervenire con forme diverse dalla partecipazione azionaria a sostegno di attività e progetti di particolare rilevanza. Entro pochi mesi il via ai primi bandi che disciplineranno le procedure di cessione. Per quanto riguarda le società in house, come già annunciato, oltre alla fusione Lepida-Cup2000 sarà creato un soggetto unico specializzato nel settore della programmazione e valorizzazione territoriale, con la fusione fra Aster Scpa ed Ervet Spa, previa acquisizione del ramo di azienda di pertinenza regionale di Finanziaria Bologna Metropolitana Spa (e sua successiva liquidazione).
Le conferme
Le partecipazioni regionale confermate, per le loro caratteristiche di strategicità e indispensabilità per la fornitura di servizi di interesse generale sono sette: Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna Spa, Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori – Irst Srl, Bolognafiere Spa, Fiere di Parma Spa, Italian Exhibition group Spa (già Fiera di Rimini Spa), Tper Spa, Porto Intermodale Ravenna Spa Sapir.
Le dismissioni
Le società interessate alle dismissioni della quota regionale sono: Centro Agroalimentare di Bologna, Centro Agro-Alimentare Riminese e Cal – Centro Agroalimentare e Logistica di Parma; Reggio Children- Centro internazionale per la difesa e la promozione dei diritti dei bambini Srl e Banca Popolare Etica Scpa. In questi casi la scelta è quella di orientarsi verso percorsi alternativi a quelli attuali, cioè creare sostegno a favore di iniziative e progetti che si caratterizzano per la loro qualità e rilievo per la crescita della comunità territoriale.
Le altre di cui si prevede la dismissione sono: Terme di Castrocaro Spa, Terme di Salsomaggiore e Tabiano Spa; Infrastrutture Fluviali Srl; Piacenza Expo Spa, coinvolta nel più ampio ridisegno dell’assetto industriale e societario del sistema fieristico regionale, incentrato sull’integrazione dei poli di Parma, Bologna e Rimini.
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