L’Emilia-Romagna nella Silicon Valley, tre nuovi bandi per startup e pmi
Andare in Silicon Valley per fare esperienza sul campo, lì dove si concentrano il maggior numero di opportunità e conoscenze nei settori più avanzati e innovativi, dall’Ict ai servizi web, tornare in Emilia-Romagna per crescere, sviluppando la propria idea d’impresa. A due anni dall’avvio dei progetti negli incubatori tecnologici dell’area californiana, la Regione Emilia-Romagna rilancia la sua presenza alle porte di San Francisco con tre nuovi bandi per startup e imprese innovative in collaborazione con Aster. L’obiettivo è offrire strumenti avanzati per internazionalizzarsi e riportare i frutti in Emilia-Romagna. Un modello che funziona, visto che fra le aziende coinvolte dal 2015 nei progetti regionali si registra chi ha trovato finanziatori e chi ha chiuso contratti, con la grande maggioranza che dice di aver modificato il proprio modello di business dopo il periodo in Silicon Valley.
“In questa fase storica di sfide globali abbiamo fortemente voluto che le giovani imprese appena nate o con idee in via di sviluppo guardassero oltre i propri confini e si aprissero al mondo-afferma l’assessore alle Attività produttive, Palma Costi, che stamattina nella sede della Regione a Bologna ha presentato i bandi-.Da qui l’idea nata qualche anno fa della Regione Emilia-Romagna di avviare una serie di attività realizzate in Silicon Valley con un presidio stabile a San Francisco gestito da Aster. Lo scorso anno lo abbiamo allargato anche alle Pmi e nel 2018 offriamo l’opportunità a quattro imprese di una permanenza di tre mesi. La Silicon Valley è il centro nevralgico dell’ecosistema mondiale di startup e innovazione dove si concentrano risorse per investimenti, ricerca, partner strategici e contatti commerciali globali, ambiente nel quale le nostre startup possono rafforzarsi e crescere, per sviluppare poi in Emilia-Romagna con ancora maggiori prospettive le loro idee d’impresa”.
Due i programmi a disposizione delle imprese: il Mindset per 9 startup innovative e l’International Accelerator destinato a 4 realtà di impresa, che potranno partecipare a un percorso di accelerazione presso Plug and Play, uno dei più importanti incubatori della Silicon Valley. Un altro bando offre invece la possibilità di usufruire di una postazione gratuita per un mese all’interno di due incubatori della Silicon Valley.
Il bilancio
Dal 2015 sono state 51 le aziende emiliano-romagnole che hanno preso parte ai progetti formativi e di sviluppo del business con un impegno finanziario della Regione di 270 mila euro per il biennio 2015-2017, cui si aggiungono i 140 mila euro per i bandi 2018.
La presenza dell’Emilia-Romagna in Silicon Valley ha dato vita inoltre a due importanti iniziative: il Mentor Board, un network di imprenditori delle aziende regionali più attive nel campo dell’Open Innovation (come Barilla, Lamborghini, Carpigiani) per supportare la crescita degli startup innovative attraverso consulenze gratuite.
Dalla volontà degli imprenditori beneficiari del programma in Silicon Valley è stata invece creata l’associazione MindsettER per diffondere nel territorio regionale prassi e mentalità imprenditoriali della Silicon Valley e sostenere le start up nell’approccio al mercato.
Sono 43 le startup emiliano-romagnole che hanno partecipato, dal 2015 ad oggi, al Mindset Program, il programma della durata di due settimane che prevede incontri con imprenditori e investitori americani per conoscere dall’interno il mercato e le modalità di lavoro della Silicon Valley. Un terzo operano nell’Ict, con un 16% nel food e altrettante nell’health. Un’azienda su cinque ha trovato finanziamenti, anche consistenti, per sviluppare l’attività d’impresa, mentre un terzo degli imprenditori ha chiuso o sta chiudendo contratti con contatti aperti in Silicon Valley. Quasi tutti dichiarano di aver significativamente modificato il proprio modello di business in seguito al periodo in Silicon Valley (il report completo è su http://www.aster.it/en/pubblicazioni).
Altre otto piccole e medie imprese innovative hanno invece preso parte al Business Match, un programma intensivo di formazione, con incontri con investitori e b2b.
Queste le imprese interessate: Met di San Lazzaro di Savena (Bo) che si occupa di apparecchiature generatrici di ozono per applicazione nel settore agro-alimentare e medicale; Italdron di Ravenna che produce droni professionali; Xeo4 di Piacenza che opera nel campo della communication M2M (machine to machine) e realizza soluzioni per il telecontrollo e monitoraggio di impianti remoti; Innetecdi Ravenna impegnata nella gestione stampa, scansione e monitoraggio dei flussi documentali; Glassup di Modena impegnata nella realtà aumentata e smart glass; Complanetdi Ravenna che opera nel campo della communication M2M; Topjet di Fiorano Modenese (Mo) attiva nelle soluzioni industriali di marcatura e codifica; weAR di Ferrara che si occupa di realtà aumentata e di soluzioni di location intelligence.
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