Oltre 12 miliardi l’entità, di cui 8,3 per la sanità regionale. Aumentano gli stanziamenti in tutti i settori: politiche attive per il lavoro, imprese, welfare, sanità, scuola e formazione, infrastrutture, agricoltura, territorio e ambiente, digitale e banda larga, trasporto pubblico locale, cultura, sport. 1 milione di euro per non far pagare il bollo alle auto ibride. 35 milioni di euro l’anno fino al 2020 per il Reddito di solidarietà. L’assessora Petitti: “Scelte condivise con le parti sociali nell’ambito del Patto per il Lavoro”
Bologna – Una manovra “che rafforza il nostro sforzo per la crescita e per quella che è la nostra ossessione primaria: continuare a creare nuova occupazione, con la possibilità concreta di arrivare al 4-5% di disoccupazione nel 2020, ovvero a una situazione di piena occupazione, dopo il calo dal 9% di inizio legislatura, a gennaio 2015, e l’attuale 6,4%. Con una crescita correlata alla qualità del lavoro e a un modello di sviluppo sostenibile, facendo sistema, con decisioni che in tutti gli ambiti strategici abbiamo condiviso con le parti sociali nell’ambito del Patto per il Lavoro”. Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, sul Bilancio 2018 dell’Ente, approvato oggi dall’Assemblea legislativa. L’entità è di 12,17 miliardi, di cui 8,3 dal Fondo sanitario nazionale per la sanità regionale, con investimenti per oltre 1 miliardo e 400 milioni per crescita e occupazione in tutti i settori, una gestione efficace, 33 milioni recuperati dal contenimento delle spese e dalla semplificazione mentre è di 42 milioni l’avanzo di gestione, che permette di liberare oltre 250 milioni per ulteriori investimenti in completo autofinanziamento. Con i Fondi europei interamente spesi.
Un bilancio “che disegna l’Emilia-Romagna che vorremmo nei prossimi anni”, prosegue Bonaccini, sottolineando come “non vengano toccate le tasse regionali, e chiuderemo la legislatura senza aver imposto un solo euro in più di tasse”. Crescita, dunque, ma senza dimenticare chi ha più bisogno: “Con il Reddito di solidarietà abbiamo introdotto una misura di civiltà che ci permette di accompagnare chi è in gravi difficoltà economiche fino al reinserimento lavorativo e la rendiamo strutturale stanziando 35 milioni di euro l’anno fino al 2020. Abbiamo il tasso di occupazione femminile più alto in Italia, a dimostrazione di un welfare attento ai nuovi bisogni delle persone e dei nuclei familiari. Non chiuderemo ospedali, anzi investiamo su quelli in montagna. E a fine legislatura- sottolinea il presidente della Giunta- saranno stati quasi 5 mila i nuovi assunti a tempo indeterminato nella sanità regionale, la gran parte dei quali già fatti, e in questa Regione torniamo a stabilizzare, oltre che ad assumere, persone e collaboratori: ecco, credo si possa riconoscere che tutto questo è ben lontano dal concetto di precarietà. Con questo Bilancio- chiude Bonaccini– rafforziamo la scelta di sostenere la manifattura, l’internazionalizzazione delle imprese, ricerca e innovazione, attrazione di investimenti, per creare lavoro, perché dare o ridare lavoro è una questione di dignità e autonomia delle persone”. Infine, il tema della legalità: “E’ un valore che va oltre le appartenenze politiche, occorre colpire duro chi si approfitta delle Istituzioni e il contrasto e la prevenzione alle Mafie deve essere l’impegno di tutti”.
L’assessora al Bilancio, Emma Petitti, ricorda il metodo di “confronto con le forze sociali ed economiche che ha portato a una condivisione delle scelte strategiche della Regione. Pur in un contesto difficile per la finanza pubblica e per il nuovo assetto costituzionale che si va delineando, l’Emilia-Romagna- ricorda- ha ottenuto risultati al di là delle aspettative nella crescita e nell’occupazione. E ciò grazie alle politiche messe in atto nell’ambito del Patto per il Lavoro”.
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