In merito alla posizione espressa dalla CGIL Bologna comprendiamo le preoccupazioni del sindacato e dei lavoratori che hanno bisogno di rassicurazioni e certezze da parte dell’Azienda. Riteniamo che sia opportuno procedere con la linea già presentata anche negli organi territoriali.
In particolare chiediamo che si proceda con il programma che prevede che gli interventi urologici di media e bassa complessità e con regime di ricovero in week e day surgery vengano concentrati presso il nosocomio di San Giovanni e le urgenze presso il Maggiore.
Da anni sosteniamo che insieme all’ospedale di Persiceto sia importante mettere al centro anche il tema dell’offerta sanitaria in tutto il territorio metropolitano, avere una rete provinciale che tratti i casi più urgenti nei grandi ospedali come il Maggiore e la media e bassa intensità nelle realtà come la nostra è l’unico modo per avere prestazioni all’avanguardia e abbattere le liste di attesa.
Le precedenti amministrazioni comunali hanno sempre salvaguardato nei numerosi processi di riorganizzazione della rete ospedaliera metropolitana i servizi per ammalati acuti sia in area chirurgica che medica. Questo aveva consentito, anche in virtù della collaborazione con l’ospedale Maggiore e dell’impegno ad operare su entrambe le strutture da parte dei due primari,di accogliere ed accompagnare i cittadini del nostro distretto nell’ospedale più attrezzato per il loro tipo di patologia.
Al fine di sollecitare la Giunta Pellegatti a farsi carico della situazione e a vigilare abbiamo chiesto in una commissione consiliare a settembre di essere aggiornati dei recenti incontri avuti con la direzione dell’AUSL di Bologna proprio presso l’ospedale di San Giovanni: in quella sede purtroppo però non abbiamo avuto nessuna risposta dall’amministrazione comunale.
Michael Santi, segretario PD Persiceto