Dall’Emilia-Romagna oltre 1,6 milioni per la ricostruzione in Centro Italia
La costruzione di due nuovi poli scolastici misti primarie-materne a Crognaleto, in provincia di Teramo, e a San Severino Marche, nel maceratese; il nuovo edificio che ospiterà gli uffici del Comune di Caldarola e il rifacimento completo del manto erboso dal campo da calcio di Visso, entrambe quest’ultime due località situate sempre in provincia di Macerata.
La Regione Emilia-Romagna rinnova la propria solidarietà alle popolazioni di Abruzzo e Marche colpite dal terremoto in Centro Italia del 2016 e lo fa ancora una volta in maniera concreta, finanziando con 1 milione e 665mila euro quattro interventi per contribuire alla ricostruzione post-sisma dei territori devastati: 1 milione di euro direttamente dalla Regione e 665mila euro dalle donazioni di privati cittadini, imprese, associazioni e amministrazioni pubbliche, arrivate sul conto corrente attivato dalla Regione nei giorni immediatamente successivi all’evento sismico.
I progetti sono stati illustrati oggi a Bologna dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, dall’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo e dal sindaco del Comune di Caldarola, Luca Giuseppetti.
Gli interventi in dettaglio
Il primo, la costruzione di una nuova scuola primaria e dell’infanzia di circa 400 metri quadrati a Tottea, una frazione di montagna del Comune di Crognaleto, in provincia di Teramo, sarà interamente realizzato dalla Regione Emilia-Romagna attraverso l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, che provvederà direttamente alla progettazione, all’affidamento tramite gara e all’esecuzione dei lavori. L’edificio ospiterà, oltre alle aule per la didattica, una biblioteca, la mensa e una sala polifunzionale al servizio della comunità. La struttura sarà anche centro di accoglienza di protezione civile in caso di emergenza. Il tutto per una spesa prevista di circa 850mila euro.
Gli altri tre interventi sono tutti nel maceratese.
A San Severino è prevista la costruzione di un complesso che ospiterà scuola elementare e materna, per una superficie complessiva di circa 3.500 metri quadrati. Nel dettaglio, la scuola primaria ospiterà 12 classi, con una capienza di circa 300 alunni. Accanto alle aule sorgeranno poi una biblioteca, la mensa, una palestra e tre/quattro laboratori polifunzionali. La scuola materna sarà articolata in tre sezioni, che potranno ospitare complessivamente 90 bambini. Il contributo previsto è di 300mila euro.
A Caldarola, 465mila euro serviranno alla ricostruzione del nuovo municipio. Si tratta di due edifici – il primo di circa 380 metri quadrati, il secondo di 40 – che ospiteranno gli uffici della nuova sede e che saranno realizzati con materiali sostenibili, a basso impatto ambientale e alimentati con energia fornita da pannelli fotovoltaici.
Infine, 50mila euro sono destinati al rifacimento del manto erboso del campo da calcio di Visso, che fino a poco tempo fa ha ospitato le casette degli sfollati del terremoto e che dopo l’intervento di manutenzione straordinaria vedrà di nuovo i ragazzi della cittadina e della vicina località di Ussita impegnati in attività sportive.
L’Emilia-Romagna nella fase dell’emergenza: oltre 1.700 volontari sul campo
Nella prima fase dell’emergenza, coincidente con i primi sei mesi a partire dal terremoto del 24 agosto 2016, seguito da molte altre scosse, fino a quella nuova, fortissima, del 26 ottobre, a cui si è poi aggiunta la successiva emergenza neve, nelle aree dove è stata chiamata a intervenire la Regione Emilia-Romagna ha portato a termine una attività diretta di assistenza alla popolazione e supporto amministrativo sul campo che si riassume in questi numeri: 43 mila pasti serviti e 2.936 verifiche di agibilità di edifici eseguite, attraverso l’impegno di 1.706 volontari, con tutte le oltre 300 associazioni operative in Emilia-Romagna che hanno dato il loro contributo.
Fra gli interventi portati a termine, la Cittadella dell’Emilia-Romagna costruita a Montegallo nella frazione di Balzo, realizzata in soli 17 giorni dalla prima scossa di agosto dai volontari e dagli operatori della Protezione civile emiliano-romagnoli e divenuta sede di Municipio, scuola, chiesa, ambulatorio, Carabinieri e Corpo Forestale dello Stato. Uno dei più importanti realizzati dall’Emilia-Romagna assieme al Polo scolastico ‘Simone de Magistris’ a Caldarola.
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