Turismo, ecco le linee guida 2018-20
Una regione che sa accogliere sempre di più e sempre meglio, rinnovarsi mostrando volti diversi anche attraverso nuovi pacchetti e percorsi turistici, e che sappia fare squadra mettendo in rete le forze migliori tra pubblico e privato. È l’Emilia-Romagna turistica delineata nelle nuove linee guida 2018-2020 approvate nei giorni scorsi dalla Giunta regionale e che riempiono di azioni concrete la legge 4 del 2016.
Cambia dunque volto l’offerta turistica da Piacenza a Rimini, che punta su due assi portanti, promo-commercializzazione e sistema di informazione e accoglienza, per essere sempre più competitiva e al passo con le ultime novità e tendenze del mercato.
In particolare, le nuove linee guida, prevedono un rafforzamento di Apt servizi, soprattutto per quanto riguarda i mercati esteri e un ruolo strategico delle Destinazioni Turistiche istituite di recente (Città Metropolitana, Emila e Romagna) con una competenza primaria sul mercato nazionale. Il tutto in un sistema che mette in rete e in stretta collaborazione, anche attraverso una Cabina di regia e Tavoli tematici, Regione, Apt, Destinazioni, enti locali e imprese. Un lavoro complesso che ha l’ambizione di andare oltre il sistema dell’offerta ricettiva e vuole coinvolgere tutte le opzioni: dalle valenze dell’artigianato a quelle enogastronomiche e agricole, dalle risorse naturali e ambientali ai valori storici e culturali, fino ai simboli immateriali dell’accoglienza, della socialità, dello stile di vita, dei brand internazionali e dello sport.
Gli obiettivi attesi vanno dal miglioramento dei prodotti turistici esistenti alla creazione di nuovi, dall’aumento di competitività sia sui mercati nazionali che internazionali all’individuazione di nuovi strumenti e luoghi di informazione e comunicazione, dal rafforzamento della relazione tra pubblico e privato al supporto delle imprese, fino all’integrazione della filiera turistica con i comparti dei trasporti e della mobilità, dell’agricoltura, della cultura. Tutto questo col fine di ampliare il raggio d’azione e i target di riferimento anche creando un ‘laboratorio’ di sperimentazione di nuovi prodotti turistici.
Quindi accanto ai prodotti stabili, quali il balneare, le città d’arte e cultura, il termale e il benessere, le aree verdi, i parchi e l’appennino, si punterà sulle offerte di tipo specialistico e di servizio (family, bike, food…), sugli eventi sportivi e, in stretta connessione, sull’offerta outdoor (arrampicata, canoa e kayak, trekking e nordic walking, duathlon e triathlon, volo libero e parapendio, pesca, mountan bike…), sui prodotti di eccellenza (motor valley, food valley, wellness valley…) e sui circuiti (Mice, Ceramic land, i percorsi legati a personaggi famosi, castelli, borghi, cammini), senza dimenticare le nuove suggestioni (archeologia, cineturismo, shopping, musica…).
All’Apt, oltre alle strategie per l’internazionalizzazione sui mercati europei ed extraeuropei, spetterà un ruolo di coordinamento sull’immagine da veicolare ai media, ai siti internet e ai social, insieme alla pianificazione di interventi di promo-commercializzazione in sinergia con le Destinazioni e gli enti locali.
Le Destinazioni, oltre all’azione primaria sul mercato nazionale, si occuperanno della valorizzazione territoriale, anche attraverso la costruzione e la promozione di prodotti innovativi, dei servizi di accoglienza turistica, di animazione e intrattenimento, nonché delle attività di promozione locali.
Per quanto riguarda il finanziamento delle attività di promo-commercializzazione realizzate dalle imprese, saranno premiate quelle imprese in possesso dei requisiti minimi fissati dalla Regione, che avranno aderito al programma della Destinazione di riferimento e che seguiranno l’impostazione delle nuove Linee guida. Per i progetti che coinvolgono invece più Destinazioni Turistiche, sarà Apt insieme ai referenti delle Destinazioni stesse a valutarne budget, sostegno e valorizzazione.
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