SAN GIOVANNI IN PERSICETO, INCONTRO SULL’OSPEDALE VA DESERTO.
PICCININI (M5S): “COSÌ IL PD SCAPPA DAI CITTADINI”
Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, commenta l’incredibile assenza di Regione, Comune di Bologna, AUSL, Unione Terre d’Acqua e Distretto Sanitario all’incontro in programma ieri sera sul futuro del nosocomio cittadino. “Troppa paura del confronto sull’annunciato depotenziamento”.
“L’assenza di quasi tutti i relatori all’incontro sul futuro dell’ospedale di Persiceto la dice lunga sull’attenzione e sul rispetto che il PD ha per i cittadini”. È questo il commento di Silvia Piccinini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, riguardo all’incontro, partecipato dai cittadini ma disertato in blocco dai rappresentanti di ASL, Regione e Città Metropolitana, in programma ieri sera a San Giovanni in Persiceto per parlare del futuro dell’ospedale cittadino. “Quella andata in scena ieri sera è stata una delle pagine più brutte degli ultimi anni, uno schiaffo bello e buono ai tanti cittadini che si aspettavano di confrontarsi con chi vuole trasformare il nostro ospedale in un ospedale di comunità – spiega Silvia Piccinini – E invece il PD e i suoi luogotenenti hanno preferito scappare”. Gli interventi previsti dell’assessore regionale Sergio Venturi, di quello del Comune di Bologna Luca Rizzo Nervo, della direttrice dell’AUSL Chiara Gibertoni, del presidente dell’Unione Terre d’Acqua Emanuele Bassi e del direttore sanitario Pianura Ovest Alberto Zanichelli sono saltati perché i diretti interessati non si sono presentati all’incontro. “Un comportamento inqualificabile che rappresenta un doppio schiaffo per i cittadini che oltre a vedere il nostro ospedale trasformato in ospedale di comunità non hanno potuto sentire nemmeno le eventuali giustificazioni a questa scelta e discuterne – conclude Silvia Piccinini – Evidentemente il PD non vuole assumersi la responsabilità e ammettere pubblicamente che la trasformazione dell’ospedale di Persiceto non è altro che un vero e proprio depotenziamento mascherato di una struttura che serve un bacino di 80mila abitanti. Responsabilità che però resta soltanto sua. I cittadini lo sanno da tempo e ieri ne hanno avuto l’ennesima conferma”.
Regione Emilia-Romagna