La Corte dei conti promuove la Regione Emilia-Romagna
Conti in ordine per la Regione Emilia-Romagna, che ha chiuso il 2016 con un saldo di competenza fra entrate e spese di 138 milioni di euro, rispettando i vincoli del pareggio di bilancio, liberato risorse per i territori pari a 84 milioni, oltre 1 miliardo dal 2011, e ridotto il debito di quasi 50 milioni. Tutto senza alzare le tasse per cittadini e imprese, tagliando la spesa (dalle missioni agli incarichi esterni passando per l’utilizzo di auto a noleggio), ricorrendo al mercato elettronico per l’acquisizione di beni e servizi attraverso la centrale unica regionale degli acquisti, IntercentER (con il valore delle transazioni cresciuto di 10 volte: dai 6,9 milioni del 2014 ai 60,3 dell’anno passato) e mantenendo il costo del personale al di sotto del 25% del totale della spesa corrente. A registrare il pareggio di bilancio è anche per il Servizio sanitario regionale, dove pure sono stati potenziati gli organici (4.300 assunzioni di medici, infermieri, operatori negli ultimi due anni), aumentate le prestazioni fornite e non sono stati introdotti nuovi ticket.
È quanto si ricava dal giudizio di parifica sul rendiconto 2016 della Regione Emilia-Romagna arrivato oggi dalla Corte dei conti, Sezione regionale di controllo, nel corso dell’udienza pubblica che si è tenuta questa mattina (7 luglio n.d.r.) a Bologna nel salone d’onore del Circolo Ufficiali dell’Esercito di Palazzo Grassi, alla presenza del presidente della Sezione regionale, Carlo Greco, dei magistrati istruttori, del Procuratore regionale, Carlo Alberto Manfredi Selvaggi, e dell’assessore regionale al Bilancio, Emma Petitti.
Con la concessione del giudizio di parifica – e in questo 2017 l’Emilia-Romagna è una delle primissime Regioni in Italia a ottenerlo – la Corte dei conti certifica il rispetto delle norme contabili, il buon andamento dell’azione amministrativa e la tutela degli equilibri di finanza pubblica.
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