Roberto mi ha fatto compiere un salto deciso permettendomi di porre fine alla mia ottusità ingiustificata verso un genere letterario da sempre considerato distante dai miei gusti di lettore. Con “Stoneland – I signori del vento e del fuoco” è riuscito, al primo tentativo, a far vacillare il muro delle mie preferenze costruito sui quei generi da me ritenuti come unici capisaldi. Ora quel muro è più ampio e solido perché può contare su un tassello in più: il genere fantasy.
Le descrizioni in questo romanzo sono essenziali e congeniali alla narrazione. I capitoli brevi aiutano la lettura di una avventura già di per sé decisamente avvincente e appassionante.
I protagonisti sono ben caratterizzati nei sentimenti provati, nei comportamenti ma anche nei loro vizi tipici dei giovani della loro età. Val, Gerrit e Sakile sono talmente diversi da sembrare reali. L’Oscar come migliore attore non protagonista va certamente a Rombo… impossibile non affezionarsi al fedele compagno di avventure!
Ultimo appunto: si dice sempre che non si giudica un libro dalla copertina, ma quella di “Stoneland” a mio giudizio è davvero ben realizzata e decisamente pertinente! Ho recentemente acquistato ad una presentazione di Roberto il seguito: “Stoneland – Il signore della morte”. Dopo aver letto questo primo episodio, vi assicuro che il nuovo libro ha scalato velocemente molte posizioni nella pila dei “da leggere” in attesa sul mio comodino.
Luca Russo
Sei uno scrittore di Terred’Acqua?
Invia la tua opera a Luca Russo, contatta l’autore sulla pagina facebook @lucarussoscrittore