Diamo a Cesare quello che è di Cesare e a Sant’Agata quello che è di Sant’Agata.
Ritorno sulla questione Biodigestore da realizzarsi nella vecchia discarica di Crocetta.
Tanto per essere chiari, siccome vedo che sta montando come al solito una disinformazione politica, molto interessata a gettare fango sugli altri, e di conseguenza si fa come al solito leva sulle paure delle persone, provo a spiegare oggettivamente come stanno le cose.
Nel 2013, tutti i comuni di terre d’acqua sottoscrivono un accordo con Nuova Geovis ( Hera e Unieco) per il conferimento di ulteriori 300.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani nella discarica di Crocetta. Dentro a questo accordo vi è la realizzazione di un digestore anaerobico che serve a processare la frazione umida ( organico ) dei comuni di terre d’acqua, e un piano tariffario di tariffe agevolate per i nostri comuni nonché una cosiddetta compensazione per il disagio ambientale a favore dei quattro comuni, poi ridotti a tre (Sant’Agata, San Giovanni e Crevalcore ).
Nel 2014, a seguito delle elezioni, il comune di Sant’Agata elegge sindaco Giuseppe Vicinelli.
Sempre nel 2014, a seguito del riordino del piano regionale dei rifiuti, non si da corso agli accordi del 2013, la discarica chiude e il progetto del digestore rimane in un cassetto. Da lì in poi, noi non sappiamo più nulla. Fino a quando Arpae ( organismo regionale titolato a gestire i procedimenti di valutazione ambientale e le autorizzazioni relative ) indice la conferenza dei servizi al fine di istruire la richiesta di autorizzazione ambientale. A quel tavolo siedono, il comune di Sant’Agata sul quale insiste l’intervento, il comune di San Giovanni, comune limitrofo con potere di veto, in quanto alcuni passi carrai sono sul loro territorio comunale ed e’ invitato il comune di Crevalcore, come comune limitrofo, senza potere di veto in quanto pur confinante non ha accessi alla discarica sul proprio territorio. Il nuovo progetto non è più quello originario, ma un vero digestore che processerà anche scarti provenienti da fuori, molto più importante. La conferenza fa tutti gli approfondimenti tecnici, e si riunisce la scorsa settimana per esprimere il parere finale. Circa un mese prima, veniamo a sapere che il comune di Sant’Agata, ha trattato l’insediamento di questo impianto in modo del tutto autonomo senza nessun coinvolgimento mio e presumo del sindaco di Persiceto. Ma oltre a tutto questo ha deciso in modo del tutto singolare di trattenere tutto per se, il contributo che Hera ( Proprietária di Nuova Geovis) ha deciso di elargire come compensazione ambientale per la realizzazione dell’impianto.
Io ho cercato più volte il Sindaco Vicinelli, senza avere una risposta, ne ho parlato più volte con il suo vice Serra, il quale so che ne ha parlato con Vicinelli.
Fino ad arrivare alla serata di approvazione del bilancio da parte del comune di Sant’Agata martedì scorso, atto con il quale incamera 750.000 euro di Hera.
Il giorno dopo, si è tenuta la conferenza dei servizi finale. San giovanni assente, Sant’Agata presente senza parlare, Crevalcore presente con l’assessore Martelli, che nonostante le resistenze riesce a far mettere a verbale la nostra dichiarazione e vota contrario.
Il giorno successivo , io denuncio sui giornali questo fatto, e solo dopo ( mi verrebbe da dire dopo la puzza ) si sveglia la consigliera Piccinini dei cinque stelle, a cui evidentemente era sfuggito tutto questo, e come suo costume cerca di buttare, diciamo fango, su tutti.
Adesso so che anche il consigliere Cuccoli, buon ultimo va dicendo sciocchezze in giro come se l’impianto lo avessi voluto io.
Visto che in questi anni il giardino del vicino è sempre stato più verde, dove li si che tutti erano belli e bravi mentre a Crevalcore fa tutto schifo, e poi finalmente è diventato verde anche il giardino di Persiceto ( e non si vede l’ora che lo diventi tra un po’ anche Crevalcore ) almeno su questa vicenda, diamo ad ognuno le sue responsabilità. Noi abbiamo fatto tutto quanto era nelle nostre facoltà e continueremo a chiedere almeno un terzo del disagio ambientale, e per onestà intellettuale dico anche però, che per quanto mi riguarda io mi sento tutelato dai tecnici regionali sulla sicurezza e bontà dell’impianto, sul quale andranno fatti tutti i monitoraggi dovuti. Non vado in cerca di voti agitando paure, ma quando si amministra ci vogliono serietà e competenze e senso di responsabilità. . Ma altrettanto dico che pensare di amministrare in barba alle normali regole di solidarietà tra comuni limitrofi significa non avere rispetto prima di tutto per i cittadini, che per me sono tutti uguali sia che abitino a Sant’Agata che a Crevalcore.
dalla pagna Fb di Claudio Broglia, sindaco di Crevalcore