Esenzione dal ticket per visite, esami specialistici e per l’assistenza farmaceutica. La Giunta regionale ha prorogato fino al 31 dicembre 2017 le misure a sostegno dei lavoratori colpiti dalla crisi (e di altre fasce deboli della popolazione) per l’accesso alle prestazioni sanitarie, e per le popolazioni interessate dal sisma che ha colpito l’Emilia-Romagna nel 2012. Le misure anticrisi, in vigore dal primo agosto 2009, e cioè dall’inizio della difficile congiuntura economico-finanziaria, sono giunte al settimo anno consecutivo, e prorogate per l’ottavo.
Le misure anticrisi
Nello specifico, le misure anticrisi (e dunque l’esenzione dal pagamento del ticket per visite, esami specialistici e per l’assistenza farmaceutica) riguardano i lavoratori che hanno perso il lavoro, sono in cassa integrazione, in mobilità o con contratto di solidarietà, e i familiari a loro carico.
Il provvedimento riguarda anche l’assistenza farmaceutica per i nuclei familiari emiliano-romagnoli in situazioni di estremo disagio sociale, individuati o in carico ai Servizi sociali dei Comuni.
A queste famiglie è garantita la distribuzione gratuita dei farmaci di fascia C, ovvero i farmaci distribuiti dalle farmacie delle stesse Aziende sanitarie. L’impegno della Regione per il mancato introito da ticket fino al 31 dicembre 2017 è stimato in 1 milione e 600mila euro.
Le misure per le popolazioni colpite dal sisma
Sisma 2012: la Giunta ha prorogato il diritto all’esenzione dal ticket per le prestazioni specialistiche ambulatoriali (nelle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate), per l’assistenza termale e l’assistenza farmaceutica relativamente ai farmaci di fascia A nonché ai farmaci in fascia C, compresi nei Prontuari Aziendali e in distribuzione diretta (con modalità definite dalle singole Aziende Usl). Il diritto all’esenzione si applica alle persone residenti nei Comuni dell’Emilia-Romagna colpiti dal terremoto, che si trovano in situazioni di particolare disagio in seguito all’ordinanza del sindaco di inagibilità/sgombero del proprio luogo di abitazione, studio professionale o azienda; e ai componenti del nucleo anagrafico o, comunque, ai parenti di primo grado di persone decedute a causa del sisma.
Le esenzioni vengono applicate anche ai lavoratori dipendenti dalle aziende che operano nelle zone colpite, anche se non residenti nei Comuni terremotati. L’impegno della Regione per il mancato introito del ticket fino al 31 dicembre 2017 è stimato in 600mila euro.
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