Non ci sono solo il dimezzamento delle aziende partecipate e la dismissione del patrimonio. Tra le sfide che attendono la Regione nei prossimi mesi c’è anche l’abbattimento della burocrazia in viale Aldo Moro. Il presidente Stefano Bonaccini è pronto a mettere in campo una task force per studiare nel dettaglio gli interventi da attuare per snellire il carico nei confronti degli emiliano-romagnoli.
“E’ evidente che una parte di burocrazia non potrà essere aggredita, ma siamo ancora troppo pesanti e facciamo faticare troppo imprese e cittadini“, ha detto oggi Bonaccini illustrando in Assemblea legislativa i prossimi passi della sua amministrazione. La cabina di regia che verrà messa a lavorare sull’argomento avrà l’obiettivo di dare “un ulteriore contributo alla semplificazione”.
Nel suo intervento il presidente ha toccato anche altri provvedimenti in iter, come la legge taglia-cemento (“Anche qui si e’ costruito fin troppo”). Quanto all’inquinamento, in questi giorni al centro dell’attenzione per i ripetuti sforamenti dei limiti di legge per effetto della cappa di smog, Bonaccini vuole fare di più: “La sfida sulla qualità dell’aria non mi soddisfa per come la stiamo affrontando. E’ un problema gigantesco che riguarda tutta la pianura padana”.
Obbligatorio, insomma, che decolli il dialogo anche con le regioni vicine. Il presidente ha ricordato poi il reddito di solidarietà appena approvato (“Abbiamo avuto un approccio misurato perchè il bilancio non va scassato”) e rilanciato la partita delle infrastrutture, dopo l’accordo sul Passante di mezzo a Bologna. “Non mi basta chiudere gli orpelli burocratici, ma vogliamo aprire i cantieri”, sottolinea.
In sanità, invece, “stiamo vincendo la sfida delle liste d’attesa”. Il presidente ha sottolineato la portata delle 2.581 assunzioni previste in sanità (“Fatemi l’elenco delle Regioni che lo fanno”, si è rivolto ai consiglieri) con l’obiettivo di innalzare il turnover e colmare i vuoti d’organico.
Anche il relatore di maggioranza Roberto Poli, esponente Pd, ha toccato una per una le scelte di bilancio sul 2017, dal reddito di solidarietà alle assunzioni in sanità. Scelte però non sufficienti secondo Stefano Bargi della Lega. La giunta regionale, sostiene il Carroccio, “preferisce impegnare le risorse del proprio bilancio per operazioni costose e inutili come quelle del reddito di solidarietà, rivolto principalmente ai cittadini stranieri, servono invece interventi di riduzione delle tasse per sbloccare fondi a favore delle imprese che consentirebbero di creare nuovi posti di lavoro”.
Agenzia Dire – www.dire.it