Si rafforza l’impegno dell’Emilia-Romagna per le aree colpite da continue, drammatiche scosse di terremoto in Italia centrale. E’ Caldarola, in provincia di Macerata, il Comune che riceve già ora aiuto dalla Protezione civile regionale, dopo quello di Montegallo (Ap) adottato dalla Regione in seguito al sisma del 24 agosto.
L’attivazione della Protezione civile regionale
In seguito alla comunicazione arrivata dalla Commissione speciale di protezione civile di coordinamento delle colonne mobili regionali, la colonna mobile regionale dell’Emilia-Romagna era arrivata sabato a Caldarola, dove l’autorità locale aveva evidenziato nei giorni scorsi la necessità di riattivare la mensa per le scuole elementari e medie, con l’obiettivo di fornire pasti a circa 150-160 studenti, oltre ai cittadini non in grado di organizzarsi autonomamente.
Alla colonna mobile con il modulo per la fornitura dei pasti, già allestito sul posto, si sono aggiunti domenica 18 volontari partiti da Rimini (10 più 8 del corpo volontari Carabinieri), 2 unità cinofile, 2 funzionari per affiancare il Centro operativo comunale di Caldarola e un modulo di telecomunicazioni. Pronto a partire in caso di necessità anche un modulo farmacia.
La situazione a Caldarola
Nella giornata di domenica i volontari della colonna mobile hanno fornito alla popolazione di Caldarola 450 pasti a pranzo e a cena. Per il servizio mensa è stata allestita una tensostruttura.
Sono 457 i cittadini attualmente assistiti, ospitati in tre strutture al coperto. Altri 300 sono stati trasferiti in alberghi sulla costa.
A Caldarola, la funzione sanità della Regione Emilia-Romagna ha messo a disposizione un’ambulanza della Croce Rossa e tre soccorritori che hanno prestato cure mediche per ferite lievi sempre nella mattinata di domanica, a seguito della scossa delle 7.41.
Tre bilici inviati dalla Protezione civile dell’Emilia-Romagna nella notte hanno poi fornito supporto al Dipartimento nazionale, trasportando materiale per l’assistenza alla popolazione dal CAPI (Centro Assistenziale Pronto Intervento del Ministero dell’Interno),di Barberino del Mugello al Comune di Camerino nelle Marche.
Fin da subito l’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo, ha contattato il sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti, per sincerarsi della situazione dopo il nuovo sisma e per esprimere la vicinanza di tutta la Giunta regionale, a nome del presidente Stefano Bonaccini, e dei cittadini dell’Emilia-Romagna.
I volontari e il personale partiti domenica si aggiungono al contingente composto da 54 operatori (3 funzionari regionali, 3 operatori del 118 e 48 volontari), contingente della colonna mobile regionale che era stato ospitato prima della partenza per Caldarola nella caserma “Gonzaga” dell’esercito a Foligno. Era invece stato fatto rientrare il modulo di attendamento della popolazione dal momento che la Commissione speciale di coordinamento ha verificato non servisse predisporre strutture di accoglienza notturna per la popolazione.
Il presidente Bonaccini e l’assessore Gazzolo sono in costante collegamento con le autorità nazionali e locali per monitorare costantemente la situazione.
Conto corrente regionale: versati 400mila euro
Grande anche la solidarietà dimostrata dall’Emilia-Romagna: sul conto corrente aperto dalla Regione dopo il sisma di agosto sono stati già versati 400mila euro per aiutare i territori colpiti.
Si può inviare il proprio contributo sul conto: IBAN IT69G0200802435000104428964, dall’estero: BIC UNCRITM1BA2. Intestazione e causale: ‘Emilia-Romagna per sisma Centro Italia.
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