Asili nido, si cambia: una maggiore flessibilità organizzativa dei servizi, un sistema di accreditamento delle strutture educative più semplice, l’introduzione della obbligatorietà delle vaccinazioni contro poliomielite, difterite, tetano ed epatite B per l’iscrizione.
A determinare la necessità di mettere mano a una legge del 2000, che regola il sistema regionale dei servizi educativi per la prima infanzia, alcune importanti trasformazioni quali la limitata crescita della natalità, l’aumento del tasso di disoccupazione femminile, la crescita dell’incidenza della popolazione straniera, l’incremento della povertà infantile.
Una riforma, quella che la Regione Emilia-Romagna si appresta a varare, che nasce dai territori, al termine del ‘Giro’, il tour attraverso le tante esperienze, spesso positive, dei nidi d’infanzia dell’Emilia-Romagna, compiuto dalla vicepresidente della Regione, Elisabetta Gualmini.
Questi, in sintesi, i temi al centro del convegno “I bambini dell’Emilia-Romagna: ne parliamo tutti insieme” che si tenuto oggi in Regione, nel corso del quale si sono confrontati alcuni tra i più rappresentativi soggetti pubblici e privati attivi nel campo dei servizi per la fascia di età tra 0 e 6 anni, in considerazione dei nuovi scenari demografici e sociali e dei nuovi bisogni delle famiglie.
Una riforma, quella proposta dalla Regione Emilia-Romagna, che riguarda un sistema educativo dai numeri importanti. Sono infatti 232 mila i bambini emiliano-romagnoli tra zero e cinque anni di età registrati all’anagrafe al 1° gennaio 2016, il 5,20% della popolazione totale dell’Emilia-Romagna (4.448.146). Tra questi, nella fascia 0-3 anni, oltre 30 mila sono iscritti nelle 1.214 strutture educative (nidi, nidi aziendali, micro-nidi e sezioni primavera).
Parte da questi numeri l’analisi a 360° affidata a due ricerche condotte dalle Università di Padova e Modena, i cui risultati sono stati presentati al convegno, che riguardano, rispettivamente, la condizione socio-demografica dei bambini di età 0-5 in Italia e in Emilia-Romagna e la relazione tra domanda e offerta dei nidi per l’infanzia nella nostra regione e i fattori che influenzano la scelta dei genitori di iscrivere i propri figli ai servizi educativi. ‘Il Giro’ è anche il titolo del videoracconto sul confronto con gli amministratori locali che raccoglie alcune osservazioni risultate significative per l’elaborazione del progetto di legge.
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