Proprio in questi giorni il “nostro” mix di grani antichi si appresta a essere macinato e per l’occasione abbiamo voluto usare una vecchia macina a pietra di un piccolo molino.
La farina prodotta sarà realmente naturale e pulita e non può certamente garantire le “prestazioni”
panificatorie di molte farine in commercio, in quanto non utilizzeremo nessun tipo di additivo.
Come accennato negli articoli precedenti, i fumosi Regolamenti (1169/2011-1333/2008, etc…) sia orizzontali che verticali che riguardano gli sfarinati, etichettatura, etc… permettono l’aggiunta di glutine secco, acido fosforico, biossido di silicio ed enzimi vari; questo per migliorane le prestazioni, ottenere un maggior senso di morbidezza, una conservazione più lunga e un effetto sbiancante.
Tutto questo è possibile mantenendo un’etichetta pulita, in virtù di una trasparenza di informazione che è difficile da vedere.
Pensare di avere solo prodotti alimentari senza utilizzare additivi, coadiuvanti tecnologici o enzimi è un pensiero incoerente, mentre coerente risulterebbe farlo scrivere sulle etichette.