Domani comincia un nuovo anno scolastico.
E dopo 4 anni un po’ speciali, sembra diventato un giorno normale. O meglio, un giorno speciale per loro, gli studenti, un giorno di gioia, un momento di comunità e di incontro per nonni genitori e docenti, ma un giorno nel quale, per la prima volta, dopo quattro anni, si ritorna esattamente dove si era lo scorso anno. Abbiamo messo a posto alcune rifiniture,completato i giardini, porta biciclette, tra alcuni mesi toglieremo il container dell’ospedale su via della Pace, ma sono veramente i dettagli finali.
Se penso allo sforzo prodotto per arrivare qua non posso che provare un sentimento di gioia, ma anche di serenità e pace. Chiunque fa sport, sa che l’importante non è vincere, l’importante è dare tutto e quando finisce la partita, la corsa, la gara, uscire sapendo che si è dato il massimo delle proprie possibilità, si è dato tutto. E noi tutti abbiamo dato tutto. Si poteva fare prima ? Si poteva fare meglio? Può darsi, ma se mi guardo attorno mi pare che le Marco Polo, le Lodi e Palata possano reggere il confronto con le scuole più belle, più all’avanguardia e più sicure dell’intero paese. Così come Dozza, Calanca e Bolzani non sono da meno. Ma la cosa che più mi rasserena e mi piace, e’ quello che abbiamo costruito dentro, sono i tanti progetti, le tante iniziative che si sono messe in piedi, una tra tutte Scuola senza Zaino. Poi come si può non parlare del Pedibus. Da quest’anno abbiamo anche una nuova dirigente scolastica in reggenza, che avrà l’arduo compito di proseguire lo straordinario lavoro fatto da Carla Neri e le sue collaboratrici, una tra tutte Loretta.
Domani sarà un giorno di caos annunciato, come le giornate da bollino nero in autostrada, mancheranno insegnanti, qualche bambino sbaglierà classe, qualche genitore non sarà contento di come funziona l’entrata, molti saranno tesi, in apprensione, ma basterà guardare i volti ed i sorrisi delle bambine e dei bambini, per capire che molto spesso guardiamo il dito e non vediamo la luna. Io quei volti sorridenti e felici li osservai a settembre 2012 mentre salivano sugli autobus che li avrebbero portati a San Giovanni o a Sant’Agata in attesa che si terminassero i moduli provvisori, beh i quei volti non li ho più dimenticati !
Auguro, a tutti, dirigente, studenti, famiglie, docenti, personale non docente, nonni, volontari e a tutti quelli che cambiando una lampadina, servendo un pasto, pulendo un bagno ci consentono di fare lezione tutte le mattine dentro le nostre scuole, un buon anno scolastico, che li faccia sentire tutti e ciascuno protagonisti attivi nella formazione di cittadini consapevoli e costruttori di una società migliore e più equa.
Il sindaco di Crevalcore
Claudio Broglia