Calderara: lettera del Sindaco ai cittadini
Caro Cittadino,
sento il dovere di aggiornarti sui recenti accadimenti relativi all’edificio comunemente a tutti noto come “Bologna 2”.
Dopo un lungo anno di preparazione, durante il quale uno specifico gruppo di progetto dei servizi comunali ha predisposto diverse proposte ed incontrato assieme al vice Sindaco tutti gli abitanti coinvolti già a partire dallo scorso settembre, il 29 giugno mi sono trovata nelle condizioni non più rinviabili, di dover firmare l’ordinanza di inagibilità per motivi igienico-sanitari. Ci tengo a precisare che tale provvedimento era stato preceduto da apposito preavviso, notificato a dicembre 2015, con il quale si davano ulteriori 90 giorni di tempo per realizzare interventi volti ad apportare migliorie agli appartamenti, al fine di evitare l’adozione in estrema ratio del provvedimento di inagibilità.
Inutile, forse, raccontarvi le condizioni in cui versava e versa lo stabile: vi basti pensare che per il terzo anno consecutivo gli abitanti, ed in particolar modo i bambini, avrebbero trascorso l’inverno senza riscaldamento, in un ambiente insalubre, contribuendo così ad aumentare le condizioni di degrado e marginalità sociale. La conseguente sottoscrizione dell’ordinanza è divenuta di fatto un atto dovuto per tutelare la salute dei cittadini, a partire dagli inquilini stessi, onde evitare possibili malattie o problemi derivanti dalla cattiva conduzione dello stabile (vedi ad esempio l’utilizzo di bombole improvvisate per riscaldarsi o espedienti vari adottati allo scopo).
L’assunzione di un provvedimento così complesso, che ha riguardato di fatto 172 persone, ha comportato un carico di responsabilità difficilmente esprimibile sul piano umano, ma che ha richiesto nell’interesse collettivo di essere portato avanti.
I due interventi di sgombero avvenuti ad agosto e settembre, resi necessari per l’esecuzione dell’ordinanza, sono stati coordinati da Prefettura e Questura, istituzioni preposte in fatto di sicurezza ed ordine pubblico, con le quali il raccordo costante in questo anno non è mai mancato.
L’Amministrazione Comunale, a tutela dei bambini, già prima dell’esecuzione dell’ordinanza, aveva approntato la soluzione abitativa per le 17 famiglie con minori: 8 appartamenti a Calderara di Reno e 9 a Bologna, con formula a canone concordato (per un totale di 78 persone). Del totale, 11 nuclei con bambini hanno accettato e già si sono trasferiti, mentre gli altri 6 purtroppo continuano a rifiutare l’alloggio adducendo motivazioni per noi poco accettabili e che risultano pretestuose, come ad esempio l’assenza di plafoniere, la lontananza dalle amiche di famiglie, la lontananza dal luogo di lavoro (situato a Calderara di Reno o Comuni limitrofi), di fronte alla possibilità di avere un appartamento confortevole e con condizioni di vantaggio economico offerto per agevolare questa difficile transizione abitativa.
E’ necessario aggiungere che, stante la straordinarietà della situazione, l’Amministrazione ha inoltre costituito un fondo per agevolare soluzioni autonomamente individuate dagli interessati che, essendo a conoscenza già da diverso tempo dell’iter amministrativo avviato, erano stati messi nelle condizioni di potersi organizzare con congruo anticipo. E’ infine stato altresì rivisto il piano d’intervento per ulteriori 2 situazioni di famiglie senza minori, ritenute particolarmente fragili cui sono state trovate due soluzioni, ma che hanno visto una accettazione ed un rifiuto dovuto alle dimensioni non ritenute congrue rispetto alla proprie esigenze (si tenga conto che in quest’ultimo caso si era tenuto conto della precedente abitazione di 36mq a fronte di una nostra proposta migliorativa di 54mq).
In sostanza tutto ciò a significarvi che ogni azione possibile da mettere in campo a partire dal rispetto degli obblighi di tutela dei minori, è stata messa in campo con il preciso scopo di non lasciare per la strada nessuno, ma anzi favorire il più possibile le persone per le quali gli uffici, con il mio supporto e del vice Sindaco, hanno lavorato oltre il normale orario di lavoro, sabato e domeniche comprese, fino ad arrivare ad aprire uno sportello dedicato, nella settimana dopo il primo sgombero, presso il presidio della Polizia Municipale collocata proprio al Garibaldi 2.
Ciò nonostante, un piccolo gruppo di persone guidato dal Sindacato Generale di Base (SGB) ha ritenuto tutto quanto fatto insufficiente, disattendendo anche un accordo sottoscritto sabato scorso, nel quale alla luce dell’accettazione delle proposte dell’Amministrazione si impegnavano a liberare ogni spazio pubblico, facendo continue proposte al rialzo (fino ad arrivare a chiederci un capannone o una palestra da utilizzare per un lasso di tempo non precisato). Lo scopo evidente e chiaro purtroppo è quello di continuare a fare una pressione sull’Amministrazione, non mettendo le persone nelle condizioni di poter invece accogliere le proposte fatte (tutte documentabili) e quindi assumendosi loro la responsabilità di strumentalizzare i bambini che dal 25 agosto avrebbero potuto trovare riparo negli appartamenti messi a disposizione dal Comune alle condizioni indicate.
Infine una precisazione è doverosa rispetto alle tante voci che si rincorrono relative alla demolizione dei blocchi di edificio sgomberato. L’edificio è parte di un accordo di programma con la Regione Emilia-Romagna, che prevede l’avvio delle procedure amministrative di esproprio nel prossimo autunno e che porteranno alla futura demolizione con conseguente destinazione dell’area a verde pubblico o impiantistica sportiva (nessuna speculazione edilizia). Tale percorso è completamente estraneo e separato dall’ordinanza adottata, che ribadisco essere stata emessa per motivi igienico-sanitari. Per i proprietari sono già state proposte delle permute abitative (accolte da 12 di loro), mentre per chi ha rifiutato o non è nelle condizioni di accoglierle saranno previsti gli indennizzi o l’accompagnamento all’estinzione del mutuo. Va in tal caso precisato che l’intervenuta adozione di ordinanza ha consentito, a prescindere da questo percorso, di trovare fin da subito una soluzione abitativa anche per le famiglie con minori che sono proprietarie e residenti e che avranno anche a seguire la prevista indennità di esproprio.
Come potete comprendere la situazione è molto complessa e articolata, ma l’Amministrazione comunale dal 2003 ha destinato ingenti risorse del Bilancio comunale, e quindi di tutti i cittadini, al risanamento dello stabile, credendoci fermamente e facendosi carico di un edificio privato ricettacolo e luogo negli anni recenti della maggiore concentrazione di criminalità di Bologna. Oggi proprio gli interventi realizzati hanno fatto in modo che la criminalità scomparisse, ma il degrado e l’ammaloramento dell’edificio hanno preso il sopravvento a causa di una conduzione non appropriata. Questo non significa che le persone che vivevano all’interno fossero criminali o abusivi e ci tengo a sottolinearlo, ma la situazione a cui si era arrivati non aveva più le caratteristiche della minima dignità, soprattutto per i più piccoli, costretti anche a giocare in un’area cortiliva piena di topi a causa del pattume abbandonato o buttato dalle finestre.
Ritengo che oggi possiamo considerarci ad un punto di svolta, difficile, ma doveroso e necessario.
Sono personalmente dispiaciuta dello spettacolo indecoroso che tutto questo sta comportando, con persone che bivaccano, e che in alcuni casi non sono nemmeno tra quelle sgombrate dal Bologna 2, bensì semplicemente chiamate a fare numero, e che verso mezzanotte vanno a dormire a casa loro; in questi frangenti però il rigore di comportamento che dobbiamo tenere deve essere anche a tutela e garanzia di tutti i cittadini. A questo punto non siamo più disponibili a trattative che possono trasformarsi in privilegi per chi urla di più, ma rimaniamo fermi sulle nostre proposte, consci di aver fatto tutto ciò che era nelle nostre possibilità, come sottolineato dalla Prefettura stessa.
Spero che comprenderete che sono momenti in cui è necessario avere pazienza, rimanere razionali e agire con cautela, per arrivare ad un risultato migliore per tutti e vi ringrazio per le dimostrazioni di comprensione ricevute.
Un affettuoso saluto a tutti.
Il Sindaco
Irene Priolo