Finalmente è arrivata la trebbiatura e già dalle prime battute si era intuito che la produzione potesse risultare importante. Man mano che si trebbiavano con grande soddisfazione i grani precoci, anche quelli tardivi continuavano il trend di produzioni considerevoli, toccando addirittura le 9 tonnellate per ettaro.
Ma la soddisfazione purtroppo è durata fino all’arrivo dei listini, dove le quotazioni hanno registrato un calo considerevole sia per il grano tenero che per quello duro.
Al 21/07 Bologna quotava 180 €/ton gli speciali di forza, 162 €/ton i bianchi e 156€/ton i rossi fini, mentre il duro registra 200 €/ton, molto meno rispetto all’anno passato.
Ai prezzi bassi dobbiamo aggiungere un mercato fermo nelle trattative; secondo gli addetti ai lavori non si vede a breve e medio termine una rivitalizzazione negli scambi.
E i nostri grani antichi? Fortunatamente l’Innallettabile, il Frassineto, il Verna e l’Andriolo non hanno di questi problemi.
La foto indica, nonostante un peso specifico basso per varietà moderne ma in linea per le nostre, un valore proteico da record del 17,9% che conferma quello descritto negli articoli precedenti.
Le prove parcellari hanno indicato oltre le 4 tonnellate per ettaro, che va sommato al prezzo pattuito nelle filiere dei Grani Antichi di 400 €/ton.
Adesso non resta che macinarlo e riscoprire il sapore e profumo del pane di una volta!
Ulisse Masolini e Luca Frabetti