Problemi per una vacanza andata male? I servizi turistici non erano quelli richiesti o per cui si aveva pagato? Ci si trova appiedati in aeroporto perché la compagnia aerea è fallita?
La Regione, rifinanziando un proprio fondo di garanzia, sosterrà il risarcimento dei danni subìti da viaggiatori che abbiano utilizzato l’intermediazione turistica di agenzie di viaggio o tour operator. E questo anche dopo l’abolizione del Fondo di garanzia nazionale, soppresso con l’entrata in vigore delle nuove norme del Codice del turismo.
A oggi in Emilia-Romagna su 150 domande di rimborso ne sono state risarcite 135, per un valore complessivo di 60 mila euro.
Il Fondo regionale, attivo dal 2005, rappresenta un‘esperienza unica nel suo genere e si basa su un sistema di collaborazione virtuosa tra la Regione (che finanzia la garanzia) e le agenzie viaggi che rispondano a determinati criteri di qualità e che adottino un disciplinare che soddisfi elementi di garanzia in merito a organizzazione, affidabilità, eticità dell’offerta.
Le agenzie viaggi che hanno queste caratteristiche possono iscriversi all’elenco regionale delle “Agenzie sicure” e poter così usufruire del Fondo di garanzia regionale per la copertura dei danni causati nei confronti dei propri clienti.
Il risarcimento funziona così: il cliente che acquisti servizi da un’Agenzia amica (è questo il logo delle Agenzie sicure), è tutelato anche dai rischi che solitamente non vengono rimborsati. Le procedure per richiedere il rimborso sono veloci e vengono fatte direttamente dall’Agenzia amica. Quindi nessuna coda o perdita di tempo per l’utente che abbia subìto un danno.
Il Fondo di garanzia regionale è stato gestito fino ad oggi da Cofiter, Consorzio fidi con sede a Bologna. Il compito di valutare le richieste di rimborso è stato affidato a un apposito Comitato composto da rappresentanti della Regione, delle associazioni di categoria, delle associazioni dei consumatori.
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