Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S, aveva chiesto al primo cittadino di San Giovanni in Persiceto di poter partecipare all’incontro con l’assessore Gazzolo sulla discarica, non ricevendo però nessuna risposta. “Gli unici risultati ottenuti fino a questo momento sono arrivati grazie alla nostra perseveranza”.
“La tanto decantata trasparenza promessa dal sindaco Pellegatti sulla discarica ex Razzaboni sembra essere finita ancor prima di cominciare. Non si spiegherebbe altrimenti la sua decisione di blindare l’incontro con l’assessore Gazzolo negandoci la possibilità di partecipare. Visto che, come ha lui stesso ammesso qualche giorno fa sulla stampa, non si è mai occupato dello scandalo dell’ex discarica, tanto che nel suo programma elettorale era un tema totalmente assente, la nostra presenza all’incontro avrebbe potuto contribuire a smuovere la Regione da un immobilismo che dura da anni, continuando a sprecare denaro pubblico senza procedere alla bonifica definitiva del sito”. È questo il commento di Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S, riguardo all’incontro in programma per oggi tra il sindaco di San Giovanni in Persiceto, Lorenzo Pellegatti, e l’assessore regionale all’Ambiente Paola Gazzolo. “Ieri, prima per telefono e poi con una lettera scritta a cui il primo cittadino non si è degnato nemmeno di rispondere, abbiamo chiesto al sindaco di poter partecipare a questo incontro. “L’impegno profuso in Regione da parte mia e da parte del Movimento 5 Stelle attraverso accessi agli atti, interrogazioni, emendamenti è da sempre finalizzato alla risoluzione definitiva della questione, che purtroppo ancora grava sulle spalle dei cittadini persicetani. Avremmo voluto portare il nostro contributo fattivo ad una vicenda che seguiamo da inizio mandato, affinché si possa giungere quanto prima alla completa bonifica del sito e per cercare di fare ulteriore chiarezza su questa questione che ormai si trascina da troppi anni e che rischia di avere ripercussioni gravissime dal punto di vista ambientale e della sicurezza dei cittadini – spiega Silvia Piccinini – Per esempio avremmo voluto chiedere all’assessore Gazzolo di specificare meglio il riferimento a un’indagine della magistratura che starebbe in qualche modo ostacolando la realizzazione della bonifica, come lei stessa ha accennato in una risposta a una nostra interrogazione di qualche settimane fa. Inoltre avremmo voluto sapere, visto che la Corte dei Conti in Campania ha da poco avviato un’indagine proprio sulla mancata bonifica delle discariche locali in seguito alle maxi multe dell’Unione Europea, se anche per l’ex Razzaboni per cui è in corso un procedimento analogo si è giunti ad ulteriori sviluppi. Particolare che tra l’altro non ci stupirebbe, visto che siamo stati proprio noi con un esposto a denunciare il ritardo e il possibile danno erariale sulla mancata bonifica e che qualche tempo dopo proprio la magistratura contabile ha chiesto ufficialmente alla Regione tutta la documentazione disponibile”. “Anche se ci è stata negata la possibilità di partecipare a questo incontro, la nostra speranza è che si arrivi al più presto a uno sblocco della vicenda, nonostante le premesse non siano delle più incoraggianti – conclude Silvia Piccinini – Fino ad oggi l’unico risultato concreto, ottenuto solo grazie al nostro impegno in Commissione e in Assemblea e al pressing sulla Giunta, è stato quello di far mettere a bilancio 4 milioni di euro per le bonifiche. Ma, visto che le multe dell’Europa continuano ad arrivare, Comune e Regione devono darsi una mossa, altrimenti saremmo costretti a pagare chissà per quanto tempo ancora”.
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