Un terzo del fatturato cooperativo italiano è Made in Emilia-Romagna, dove ogni 100 imprese 13 sono cooperative. La fotografia e le prospettive del settore in questa regione sono emerse oggi a Bologna durante la Conferenza regionale della cooperazione, incentrata sul tema “Il potere di agire per un futuro sostenibile”.
Fare impresa tenendo insieme competizione ed efficienza di mercato, valori e solidarietà ma dando anche un importante contributo economico, occupazionale e sociale. È questo il sistema della cooperazione, in Emilia-Romagna che all’attivo conta 5.154 imprese, 227.771 addetti e un valore della produzione pari a 37 miliardi di euro nel settore agricolo e manifatturiero, nella sanità e nel welfare, creando percorsi di inclusione sociale, formazione e qualificazione delle persone, innovazione e creazione di nuovi network con il resto del mondo. Nelle cooperative sociali due terzi dell’occupazione sono femminili e l’80% degli addetti ha contratti a tempo indeterminato.
L’appuntamento emiliano-romagnolo è stato organizzato alla vigilia della Giornata internazionale delle cooperative, che sarà celebrata domani, sabato 2 luglio, in tutto il mondo e che, quest’anno, ruota attorno agli obiettivi dello sviluppo sostenibile stabiliti dalle Nazioni unite per ridurre entro il 2030 la povertà, combattere il cambiamento climatico e garantire uguaglianza e inclusione per tutti gli abitanti della terra.
Ai lavori– conclusi dal ministro del Lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti-, sono intervenuti il presidente della Regione Stefano Bonaccini, con la vicepresidente Elisabetta Gualmini e l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi. Durante la giornata sono stati affrontati, dal globale al locale, il ruolo e le prospettive future della cooperazione a livello internazionale ma anche il contributo al sistema socio-economico regionale di questa forma d’impresa.
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