L’hardware e il software per muovere robot coordinati con macchine automatiche. Un sistema per mitigare la concentrazione di radon in ambienti chiusi. Un apparato per la visione artificiale ed elaborazione immagini per il settore moda. La filtrazione aria per l’efficienza e la protezione dei motori termici per elicotteri. Titanio sinterizzato per il trattamento di pazienti oncologici con metastasi ossee. Un sistema di dialisi waterless ma anche sensori indossabili e intelligenti per il processo riabilitativo degli atleti.
Sono alcuni dei 107 progetti finanziati dalla Regione con 31,5 milioni di euro, frutto della programmazione e impiego di risorse europee del Por Fesr 2014-2020. I progetti sono stati selezionati al termine del bando sulla ricerca destinato alle imprese e porteranno all’assunzione di 234 nuovi ricercatori (che si aggiungono ai 490 impegnati nella ricerca industriale strategica realizzata dai laboratori della Rete regionale alta tecnologia).
I progetti finanziati sono ricompresi in cinque ambiti produttivi: l’agroalimentare (22 progetti), l’edilizia e costruzioni (12 progetti), l’industria culturale e creativa (12 progetti), la meccanica e meccatronica (48 progetti), salute e benessere (13 progetti). Per quanto riguarda la dimensione delle imprese, 25 progetti riguardano aziende di grandi dimensioni, 28 di medie dimensioni e 30 di piccola dimensione. Mentre sulla distribuzione territoriale, si contano 30 progetti in provincia di Bologna, 10 a Forlì-Cesena, 2 a Ferrara, 21 a Modena, 4 a Piacenza, 10 a Parma, 11 a Ravenna,13 a Reggio Emilia e 6 a Rimini.
Inoltre, come previsto nel bando, sono 159 i contratti con laboratori della rete regionale alta tecnologia (per 9,3 milioni di euro) e 52 i contratti con laboratori non appartenenti alla rete (per 2,6 milioni euro).
I progetti andranno a rafforzare gli ambiti industriali strategici indicati dalla Regione (identificati nella Strategia regionale di specializzazione intelligente) così come richiesto dalla Commissione europea quale condizione necessaria per le politiche per la ricerca. Sono quindi finanziati progetti di ricerca e sviluppo realizzati dalle imprese (di ogni dimensione) con l’obiettivo di giungere a prototipi/dimostratori in fase precompetitiva, ma che identifichino chiaramente le prospettive di mercato e/o il percorso di industrializzazione.
Due le tipologie di progetti finanziati. La prima per progetti a partire da 250 mila euro e con contributo massimo di 300 mila euro (tipologia A). La seconda per progetti a partire da 750 mila euro di spesa e un contributo massimo di 900 mila euro (tipologia B). I contributi regionali arrivano al 45% per le spese in ricerca e al 20% per le spese in sviluppo. Quote che diventano rispettivamente del 50% e 25% nel caso di incremento della base occupazionale complessiva dell’impresa. Solo per le piccole e medie imprese salgono al 60% e 35% nel caso vi siano assunzioni di ricercatori.
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