L’uscita da 8 società partecipate, di cui verranno dismesse le quote, e la riduzione da 7 a 4 delle società in house, con la fusione fra Ervet e Aster e quella fra Lepida e Cup 2000 volte a far nascere due poli specializzati: il primo su valorizzazione dei territori, ricerca e ambiente; il secondo sullo sviluppo dell’Ict regionale.
È quanto prevede il piano di riordino delle società in house e delle partecipazioni societarie che sarà approvato dalla Giunta regionale nella prossima seduta e che con il dimezzamento complessivo delle partecipate (da 24 a 13 fra società in house e partecipazioni, oggi 17) porterà a risparmi per 9 milioni di euro e a un’entrata fino a 11 milioni dalla vendita delle quote oggi in capo alla Regione.
Il piano è stato presentato nel corso di una conferenza stampa dal sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Andrea Rossi insieme agli assessori regionali Emma Petitti (Riordino istituzionale), Palma Costi (Attività produttive), Patrizio Bianchi (Lavoro) e Sergio Venturi (Sanità).
Per tutte le società, in parallelo ai processi di fusione e dismissione, saranno unificate le funzioni trasversali e cioè amministrazione, gestione del personale, controllo di gestione, servizi rendicontali, legali, comunicazione e relazioni esterne. Quanto ai risparmi calcolati, 5 milioni di euro sono legati alla riduzione dei costi di gestione e 4 milioni arriveranno dalla riduzione della dipendenza dai finanziamenti regionali. A essi si aggiungono gli 11 milioni di valore delle quote che verranno dismesse.
Le società in house
Viene dunque decisa la fusione in nuovi soggetti societari di Lepida e Aster da un lato, e di Cup 2000 e Ervet, dall’altro. Per Fer (Ferrovie Emilia-Romagna) e Apt sarà attuato un percorso di riordino specifico, mentre sarà dismessa la quota della Regione in Finanziaria Bologna metropolitana (Fbm).
Per quanto riguarda la fusione tra Lepida e Cup 2000 e tra Ervet e Aster, l’obiettivo è aggregare le società che, per oggetto sociale e attività, presentano le maggiori attinenze, garantendo i servizi e superando le sovrapposizioni riguardanti la progettazione e sviluppo di piattaforme e servizi Ict (Lepida-Cup2000) e l’analisi economica, progettazione o gestione dei fondi Ue (Ervet-Aster).
In particolare, la nuova società che nascerà dalla fusione darà vita ad un polo unico dell’Ict (Information and communications technology) regionale, con una linea di alta specializzazione nello sviluppo tecnologico e l’innovazione in sanità.
E’ escluso l’assorbimento in essa del settore strategico dei servizi di prenotazione delle prestazioni sanitarie: è infatti allo studio la trasformazione di Cup 2000 in una società consortile composta dalle aziende sanitarie che attualmente ricevono i servizi, con l’obiettivo di dare continuità alle attività per le aziende e i cittadini e di garantire i livelli occupazionali.
Visto il criterio di “stretta necessità al perseguimento delle finalità istituzionali della Regione”, per Fer e Apt si manterranno invece gli assetti societari attuali: in entrambe proseguirà però la riorganizzazione interna già avviata e il processo di unificazione delle funzioni trasversali (personale, approvvigionamenti e contratti pubblici, prevenzione della corruzione e trasparenza).
Per quanto riguarda le fiere, viene ribadito l’obiettivo di creare una unica società che rappresenti e valorizzi il sistema imprenditoriale dell’Emilia-Romagna.
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