Inaugurazione della mostra
NYCe. Itinerario fotografico nella Grande Mela
Fotografie di Ivano Adversi / TerzoTropico
La mostra è installata lungo i tre piani della Biblioteca ed è visitabile negli orari di apertura del servizio fino al 31 marzo 2016
Quando si associa un pensiero a New York, la prima immagine che viene alla mente sono gli straordinari edifici che trafiggono il cielo o i marciapiedi congestionati di persone che corrono per fare acquisti nei negozi famosi nei quali sono passate le più varie celebrità. Anche nella mia prima visita mi sono ritrovato perso all’interno della Grande Mela. Il rumore continuo di sottofondo, le attrazioni infinite vi avvolgono e vi soggiogano come poche altre città al mondo. Per un fotografo, le strade diventano un ambiente che è vi fa sembrare un bambino perso durante lo shopping in un negozio di caramelle. Anche se dopo un intera giornata passata a camminare in lungo e in largo, i vostri piedi reclamano per la stanchezza, ci si trova a proseguire con il desiderio di scoprire il più possibile l’esperienza di New York..
(Ivano Adversi)
Ivano Adversi
Si occupa di fotografia da diversi anni. Da molti anni organizza spedizioni in paesi europei ed extraeuropei al fine di documentare, attraverso la fotografia ed il reportage, ambienti e modi di vita diversi dai nostri.
Attualmente fa parte di un gruppo di fotoreporter e ricercatori principalmente orientati al reportage sociale e antropologico.
È autore di volumi fotografici quali Destini incerti Animali ed ambienti da salvare per sopravvivere insieme (Edizioni Calderini), Il respiro del fiume (Edizioni Calderini), Reno Memoria di un fiume (Provincia di Bologna), L’Oratorio di Santa Maria della Vita, (Costa edizioni), Buonanotte Suonatori, luoghi e protagonisti del jazz a Bologna (Minerva edizioni), Terre di libertà – i volti e i luoghi del riscatto civile dalle mafie (Minerva edizioni), Une guitare itinerante – Un fil rouge che unisce la scuola di liuteria di Cento (FE) con Samois-sur-Seine, il paese dove visse il grande jazzista gitano Django Reinhardt, e Saintes-Maries-de-la-Mer, il villaggio in Camargue che ospita il pellegrinaggio annuale dei gitani in onore della loro patrona S.Sara, I Luoghi dell’Industria – fra trasformazione urbana e abbandono. Il volume presenta le fabbriche di Bologna e dintorni che l’hanno resa famosa nel mondo come città manifatturiera.
Numerose le mostre, in Italia ed all’estero Cina, Francia, Spagna, Inghilterra, Russia.
La mostra è collegata all’iniziativa Turista fai da te. Il viaggio da lontano, da vicino, di ritorno.
Per leggere il programma del ciclo di incontri vai al sito
Piazza Giovanni XXIII, 2
Anzola dell’Emilia (Bologna)
0516502222/225