Ecco gli obiettivi del Piano regionale contro la violenza di genere
Prevenzione, sostegno alle donne vittime di violenza, qualificazione e supporto alla rete di servizi e di aiuto, istituzione di un osservatorio regionale sul fenomeno, elenco dei centri antiviolenza e verifica dei risultati per essere più efficaci.
Questi i punti essenziali della bozza di “Piano regionale contro la violenza di genere”, presentato questa mattina in Commissione dall’assessore regionale alle Pari opportunità Emma Petitti.
Previsto dalla legge regionale 6/14, il Piano è stato elaborato da un gruppo di lavoro composto da rappresentanti di Comuni, delle Aziende sanitarie locali, del Terzo Settore qualificato (centri antiviolenza regionali) e da rappresentanti regionali.
“Puntiamo a rafforzare la rete di prevenzione, protezione e sostegno alle donne e a promuovere le pari opportunità”, ha sottolineato l’assessore Emma Petitti. “Con il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati che operano sul territorio intendiamo rafforzare le azioni già realizzate e prevederne anche di innovative, soprattutto nel campo fondamentale della formazione degli operatori e dell’educazione dei giovani”.
Punti qualificanti del piano sono il rafforzamento delle azioni di prevenzione e protezione delle donne che subiscono violenza; la valorizzazione e supporto ai programmi di intervento rivolti agli uomini autori di violenza.
Tra le novità, l’istituzione di un osservatorio regionale, in collaborazione con tutti i referenti territoriali, per allargare il sistema di raccolta e analisi dei dati a tutta la rete di sostegno e aiuto per le donne che subiscono violenza e la realizzazione di un aggiornato elenco dei centri regionali (sportelli, case rifugio e alloggi temporanei).
Il nuovo Piano regionale, che inizia in questo modo l’iter di condivisione e approvazione, entrerà in vigore nei primi mesi del 2016.
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