Conferma della strategicità degli interventi ferroviari, con la scelta di potenziare la rete e migliorare il servizio passeggeri. Al tempo stesso, una selezione degli interventi sulla rete viaria, puntando sulle aree maggiormente congestionate – a partire dalle tangenziali urbane – e sull’innalzamento dei livelli di sicurezza sulle grandi direttrici, come la revisione del corridoio E45-E55 e il rafforzamento del corridoio Adriatico SS16.
Questi, in estrema sintesi, i punti salienti della nuova proposta (approvata dalla Giunta regionale nella seduta di oggi) che la Regione Emilia-Romagna farà al Governo in merito al Programma infrastrutture strategiche (Pis). Una proposta che prevede una riduzione di circa il 45% del costo complessivo del Programma, che passa da 21.678,89 milioni di euro a 11.950,46 milioni, e una riduzione di circa il 17% del fabbisogno (da 8.421,95 mln di euro a 6.957,23 milioni).
La necessità di una revisione del Programma infrastrutture strategiche (Pis) nasce dal nuovo documento allegato al Def 2015: nelle linee strategiche per il nuovo Programma, viene sottolineato come “nella consapevolezza che la scarsità di risorse impone un approccio pragmatico, concreto e di buon senso, che porti ad una rigorosa selezione”, occorra sostenere il potenziamento della modalità ferroviaria a livello nazionale e il miglioramento del servizio passeggeri (concentrandosi prioritariamente sul completamento della rete centrale europea), la riduzione del congestionamento urbano e metropolitano (con il potenziamento delle reti metropolitane), il miglioramento della competitività del sistema portuale e interportuale, e della rete stradale, attraverso il completamento della rete stradale centrale, in particolare nelle aree maggiormente congestionate, il rafforzamento delle connessioni dei nodi secondari e terziari alla rete globale TEN-T e l’innalzamento del livello di sicurezza sulle grandi direttrici.
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