La cimice asiatica sta causando gravi danni alle coltivazioni di pere, pesche e mele, e la Città metropolitana di Bologna cerca di correre ai ripari. Anche perché, con l’arrivo dell’inverno, il problema sta per spostarsi all’interno delle abitazioni, che rischiano di diventare il luogo di “svernamento” di questi insetti. Per informare del problema e fornire linee guida per contrastare la diffusione dell’insetto, e anche per organizzare la campagna di informazione a livello locale, si è tenuto questa mattina un incontro organizzato dalla Città metropolitana con gli assessori e i tecnici dei Comuni bolognesi e i funzionari del Servizio Fitosanitario della Regione Emilia-Romagna e del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl. L’incontro, spiega Lorenzo Minganti, consigliere metropolitano con delega all’Ambiente e all’Agricoltura, è stato organizzato “per definire una strategia comune a livello metropolitano. Non vogliamo creare allarmismi, ma è giusto che ci rendiamo conto che siamo all’alba dell’invasione di una nuova specie, come è già stato per la nutria o la zanzara tigre”. Al momento, aggiunge Minganti, “possiamo solo giocare in difesa, cercando di contenerne la proliferazione, e per questo è importante che tutti i cittadini conoscano le azioni da intraprendere: non usare insetticidi che spesso sono inefficaci e dannosi per la salute, chiudere bene spifferi, crepe ed altri possibili punti di passaggio, uccidere gli insetti con schiacciamento o annegamento in acqua saponata”. Un altro buon consiglio per stordire la cimice “è l’uso del ghiaccio spray da atleti, per farle cadere a terra”, fa sapere Minganti, che chiude dicendo che la Metropoli è “in contatto con le associazioni agricole per agire a tutela delle produzioni”.
Agenzia Dire – www.dire.it