Una tavola imbandita ogni sabato al Centro di cultura islamica di Bologna per offrire un pasto alle molte persone che vivono in difficoltà e ai tanti migranti che transitano dal vicino hub regionale di accoglienza di via Mattei. “Un modo per essere presenti nella nostra città e dare una mano a chi ha bisogno”: questa l’idea venuta a Yassine Lafram, coordinatore della Comunità islamica sotto le Due Torri, che durante il mese di Ramadan, conclusosi due sere fa, ha visto arrivare nella piccola ‘moschea’ di via Pallavicini circa 200 persone molte delle quali in difficoltà economiche. Un numero insolito per la sala di preghiera che di solito ne accoglie circa una settantina durante il mese in cui i musulmani digiunano dall’alba al tramonto.
La maggior parte di loro erano ragazzi del vicino centro d’accoglienza per migranti. I profughi, una volta effettuati i controlli sanitari ed essere stati identificati, rimangono in attesa di essere assegnati in una delle strutture di seconda accoglienza sparse sul territorio regionale. E molti di loro, una volta ottenuto il permesso di soggiorno per motivi umanitari, preferiscono lasciare il centro per andare verso i paesi del nord Europa e raggiungere familiari o amici. Ma durante questo mese in tanti hanno sospeso il loro viaggio e si sono diretti nel vicino centro di cultura islamico per pregare e mangiare qualcosa.
“I ragazzi che sono passati in questi giorni venivano dall’Africa sub sahariana- ha spiegato Lafram- molti di loro ci chiedevano come poter fare per raggiungere Milano. Alcuni ci hanno chiesto aiuto per pagarsi un biglietto e riuscire a tirare avanti qualche giorno. Nessuno voleva restare in Italia”.
Oltre ai migranti, a frequentare la moschea sono state anche persone che vivono a Bologna da anni e che fino a qualche mese fa avevano un lavoro e una casa mentre oggi si ritrovano per strada. “Vedere quante persone ci chiedevano un pasto mi ha fatto riflettere- ha proseguito il coordinatore della Comunità islamica- e così ho pensato di provare a organizzare un pranzo tutti i sabati per aiutare chi ha bisogno”. Lafram chiederà a tutti di aiutarlo a realizzare questo progetto. Un primo passo per il coordinatore della comunità islamica che ha in mente di festeggiare il prossimo anno un Iftar in piazza Maggiore e invitare tutti i bolognesi a parteciparvi.
Agenzia Dire – www.dire.it