La Regione è disponibile a mettere le risorse perché il processo Aemilia si possa svolgere in Emilia-Romagna: è quanto è stato reso noto oggi da Largo Aldo Moro dopo la richiesta del presidente del tribunale di Bologna Francesco Scutellari, che aveva scritto alla Regione aiuto per scongiurare lo spostamento del processo verso Milano o Firenze. “Ricevuta la richiesta del presidente Scutellari – hanno riferito il presidente Bonaccini e la presidente dell’Assemblea Regionale Saliera – siamo disponibili nel rispetto ciascuno dei propri ruoli a mettere a disposizione le risorse per contribuire a pagare l’affitto di uno spazio idoneo alla celebrazione del processo”.
Come noto, a Bologna non esiste un’aula idonea per ospitare il processo e tutte le opposizioni, negli ultimi giorni, più volte si erano fatte sentire per far sì che la Regione si attivasse per tenere a Bologna un processo che di fatto nasce in Emilia. La sede probabile potrebbe essere un padiglione della fiera, che tuttavia deve essere reso di massima sicurezza, provvisto di cattedre, banchi e celle per i detenuti e deve poter ospitare all’incirca 500 persone, considerati imputati e addetti ai lavori.
Va detto che l’allestimento e il mantenimento dell’aula avrebbe un costo di circa 30 mila euro al mese per le casse regionali: non pochi se il processo dovesse, come si teme, durare molto a lungo. E, inevitabilmente, si proporrà anche un altro problema logistico, magari secondario, ma da non sottovalutare, se verrà scelta l’area fiera: le varie rassegne e festival ospitate dalla struttura, nel suo complesso, si troveranno a dover fare i conti con un… vicino decisamente ingombrante, specie nel caso di manifestazioni molto frequentate.