Nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune di Anzola dell’Emilia per celebrare il 70° anniversario della Liberazione, si conclude questa settimana il progetto di toponomastica partecipata “Prendi la tua strada (per esempio)” per fare memoria e valorizzare la storia locale.
Via Chiarini, Via 10 settembre 1943, Via 2 Giugno, Via 4 Novembre, Via Don Landi, Via Goldoni, Via Baiesi… spesso ne conosciamo i nomi perché sono le strade in cui abitiamo, in cui lavoriamo, in cui andiamo a scuola ma non sappiamo perché abbiano proprio quel nome e che storia ci sia dietro quel nome.
Eppure ogni strada racconta una storia, che è in parte la nostra storia.
Da queste considerazioni nasce il progetto “Prendi la tua strada (per esempio)” che racconta 14 strade di Anzola grazie all’impegno di 5 classi terze, di 5 classi quarte e di 4 classi quinte della scuola primaria “Caduti per la libertà 1943-1945”.
A partire dallo straordinario lavoro di ricerca storica del Centro Culturale Anzolese, l’Amministrazione ha proposto agli studenti di scegliere una strada in ogni classe, per poi approfondirne la storia dell’intitolazione con un ricercatore. I ragazzi hanno restituito la propria interpretazione di quanto appreso con l’illustrazione di 14 tavole che l’Amministrazione ha posizionato sul territorio comunale, in aggiunta all’ordinaria segnaletica stradale.
Oggi tutti i cittadini anzolesi e chiunque transiti per le vie di Anzola, attraverso le parole dei bambini può sapere che via Don Landi è dedicata a: “Don Lorenzo Landi, arciprete di Anzola per 52 anni, amato molto dai suoi parrocchiani. Uomo giusto, onesto, generoso e nobile ha dedicato la sua vita a tutti gli anzolesi, spendendosi soprattutto per i più bisognosi e per l’abbellimento della chiesa”; o che via Turrini prende il suo nome da Pierino Turrini, nato nel 1922 e morto nel 1944: “una vita breve, ma piena d’amore: per la Patria, per gli animali, per la Libertà, per gli amici, per la famiglia”, o ancora che via 10 settembre 1943 è dedicata a Emilia Bosi e Amelia Merighi: “In memoria di donne coraggiose che il 10 Settembre 1943, nonostante la sofferenza della guerra, hanno continuato a lottare per qualcosa che gli apparteneva e hanno cercato di prendere il grano per nutrire i propri figli. Grazie Emilia e Amelia per aver sacrificato la vostra vita per noi tutte generazioni future”.
Il prossimo anno il lavoro continuerà coinvolgendo altre classi, affinché ogni strada del territorio non abbia solo un nome, ma anche la sua storia raccontata per parole e immagini, con quella sintesi che solo i bambini sanno trovare.