Mondi Silicart (ditta di Anzola Emilia in provincia di Bologna che fa capo al gruppo Mondi ed è specializzata nella produzione di carta siliconata) sono in sciopero permanente. Lo hanno deciso in assemblea dopo che al tavolo di crisi dello scorso 30 marzo hanno registrato “un arretramento” nel percorso che pare possa salvare l’azienda. Infatti, da metà febbraio si è saputo che è stata avanzata un’offerta da un’altra azienda del settore per rilevare la ditta di Anzola. Forse la svolta ‘vitale’ per questa impresa e i suoi dipendenti (una cinquantina) che l’anno scorso misero in pista un pacchetto di 100 ore di sciopero per scongiurare licenziamenti e chiusura. A inizio dicembre si trovò l’accordo: ritiro degli esuberi, apertura di una mobilità volontaria e incentivata (se ne sono andati così in una decina) e ancora un anno di ‘vita’ per cercare alternative alla chiusura del sito a fine 2015. Nel frattempo è partita la cassa integrazione per cessazione di attività, a riprova delle intenzioni del gruppo Mondi di lasciare il territorio bolognese. Poi, ecco lo spiraglio: un interessamento di un’altra azienda, solo che Mondi ha detto di non essere disposta a cedere un macchinario fondamentale per mandare avanti lo stabilimento.
Mondi vuole tenersi la macchina siliconatrice, “vero cuore pulsante dell’intera azienda”, la definiscono i dipendenti, e questo “potrebbe compromettere eventuali acquisizioni da parte di possibili acquirenti”. Di qui, fa sapere la Cgil, la decisione di reagire con il “blocco di ogni forma di produzione” e un presidio davanti alla fabbrica.
Agenzia Dire – www.dire.it