Asili nido, a Bologna parte la sperimentazione dei pannolini lavabili

Se ne parla ormai da tempo, ma tra un paio di mesi si passa ai fatti: in sei nidi di Bologna, infatti, comincerà la sperimentazione dei pannolini lavabili. Il periodo di prova durerà dall’1 marzo al 31 dicembre e saranno sei gli asili coinvolti: Roselle (nel quartiere Savena), Baiesi (Borgo Panigale), Vestri e Primavera (San Donato), Betti (San Vitale) e Bigari (Navile). Le prime quattro strutture hanno già partecipato a percorsi di aggiornamento nell’anno 2013-2014, mentre per Betti e Bigari si tratta di un’esperienza del tutto nuova. All’elenco si aggiunge lo spazio bambini del centro “Più insieme”, collocato nel quartiere San Vitale, che accoglie un gruppo di bimbi dai tre anni in su per una frequenza ridotta in alcuni giorni della settimana.

Per dare avvio alla sperimentazione, attraverso un avviso pubblico il Comune di Bologna sta cercando soggetti del terzo settore interessati alla coprogettazione del servizio, denominato “Cambio sostenibile”. Servizio che rientra “nell’ambito delle attività volte all’educazione alla salute e alle pratiche per la riduzione dello spreco e dei rifiuti”, si sottolinea nell’avviso, firmato dalla direttrice dell’Istituzione educazione e scuola di Palazzo D’Accursio, Marina Cesari. Nell’atto si ricorda che già nel 2012 il Consiglio comunale approvò un ordine del giorno finalizzato alla sperimentazione di modalità di cambio più rispettose della salute e dell’ambiente. Con il progetto sperimentale, ora, si punta ad una “riduzione della produzione di rifiuti, in particolar modo di quelli non riciclabili come sono i classici pannolini ‘usa e getta’- recita l’avviso – con conseguente riduzione del biogas, il risparmio di materie prime e il mancato utilizzo di prodotti chimici inquinanti”.

Il progetto, poi, si pone l’obiettivo di una “costante attenzione al benessere e alla salute dei bambini, con particolare riferimento all’ottenimento di un comfort corporeo per la minzione e l’igiene quotidiana”, nell’ambito di un “armonico sviluppo delle funzioni corporee, emotive, senso percettive, mentali” che favoriscano il raggiungimento dell’autonomia da parte del bambino. La sperimentazione nei nidi prenderà avvio con una attività di formazione e orientamento degli operatori, nonchè di coinvolgimento dei genitori. Del resto, “numerosi sono i vantaggi derivanti dall’utilizzo dei pannolini lavabili anche in famiglia”, si sottolinea nell’avviso: tra questi, anche un “drastico contenimento della spesa familiare”, visto che “i pannolini di stoffa si lavano semplicemente e possono essere utilizzati per più fratelli e sorelle”.

Il progetto implica il lavaggio dei pannolini con detersivi che abbiano la certificazione ambientale. In alternativa agli indumenti lavabili, si prevede anche l’uso di pannolino ecologici “usa e getta” ad alta biodegradabilità: questo in caso di lattanti con feci molto liquide e durante il mese di luglio, quando i nidi oggetto della sperimentazione saranno aperti anche in forma accorpata ad altri servizi vista la frequenza ridotta degli utenti. Per il servizio da affidare tramite l’avviso pubblico, Palazzo D’Accursio prevede un compenso di 20.000 euro. Le domande dovranno pervenire entro il 26 gennaio.

Agenzia Dire – www.dire.it

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