La Polizia Ferroviaria di Bologna sta attendendo gli esami della Polizia scientifica per approfondire i sospetti sugli anarchici (si ipotizza un gruppetto di attentatori) dopo l’incendio di questa notte alla stazione Santa Viola di Bologna. Scientifica e Digos della polizia di Stato hanno completato nelle scorse ore i rilievi sul posto, la Polfer sta indagando. A differenza di alcune altre nelle vicinanze, una scritta “No Tav” in particolare risulta fresca e, quindi, si presume sarebbe stata fatta nella notte: si trova sul muraglione un po’ a curva parallelo ai binari.
“Se la scritta sul muraglione è fresca ce lo diranno i rilievi scientifici, ma è una possibilità concreta“, spiega sul posto il sovrintendente della Polizia di Stato alla Polfer, Antonello Amato. Nessun dubbio comunque, già dai primi accertamenti, sul fatto che l’incendio sia stato doloso. In particolare, sono stati colpiti i cavi del sistema di gestione e controllo del traffico. Per l’accensione sono stati usati diversi fiammiferi antivento e brandelli di stracci: gli inneschi inizialmente erano solo tre, posizionati in un raggio di una sessantina di metri, precisa la polizia.
Amato spiega che i primi interventi antincendio sul posto sono stati attivati casualmente: “Fortunatamente, avevamo una pattuglia in giro questa notte nell’area. I tecnici della ferrovia ci hanno chiamato quando è saltato il primo pozzetto, segnalandoci che la linea era stata interrotta. In due minuti la nostra pattuglia è arrivata sul posto e ha visto le prime fiamme poco prima delle 4.30, alle 4.25. Con mezzi di fortuna, ovvero gli estintori delle nostre autovetture, i colleghi sono riusciti a spegnare i primi focolai. Poi sono intervenuti i Vigili del fuoco a fare il resto”.
Il tutto è stato reso più complicato dalla scarsa visibilità: “C’era una fitta nebbia, bisognava stare attenti a dove mettere i piedi. A cinque metri non si vedeva nulla“, conclude Amato. Finora, a subire i disagi maggiori di circolazione sono stati i viaggiatori della tratta Av Milano-Bologna, dei treni ordinari lungo la stessa linea e di quelli della Bologna-Verona.
Agenzia Dire – www.dire.it