Dopo polemiche e anni bui, a Bologna torna il Motor show. Ma il presidente della Fiera, Duccio Campagnoli, più che concentrarsi sul piccolo ‘miracolo’ (come dicono gli addetti ai lavori) di aver fatto rinascere la kermesse motoristica sotto le Due torri, si concentra già sull’edizione 2015, quella che seguirà a ruota l’Expo di Milano. Per questo Campagnoli lancia già un appello alle Istituzioni cittadine. “Pensavo che per il prossimo anno sarebbe bello se il Comune di Bologna e la Regione lavorassero con noi- manda a dire il numero uno della Fiera- per costruire l’edizione dell’Expo del Motor Show”, una manifestazione che “parta da Bologna, attraversi tutta l’Emilia-Romagna e torni a Bologna, per offrire la Motor valley a tutto il mondo” che sarà in visita a Milano per l’Esposizione universale. “E’ un sogno che si può realizzare”, ci crede Campagnoli. Il presidente della Fiera di Bologna si dice “emozionato” per il ritorno del Motor show, ma non vuole fare previsioni sul numero di visitatori, non vuole fissare “nessuna asticella. Io lavoro perchè le città e le case automobilistiche ritengano interessante questa manifestazione”, spiega Campagnoli, per il quale l’importante è “vederla ripartire e ricostruire”. Poi lancia l’invito al nuovo presidente del Bologna calcio, Joe Tacopina, che domani tornerà in città, perchè vada a visitare la fiera. “Se avesse un minuto di tempo…”, manda a dire Campagnoli. Oggi intanto il Motor show ha aperto le porte in anteprima per stampa e operatori del settore (domani l’inaugurazione), con la presentazione della “Route Motor show”, il percorso allestito al padiglione 26 tra i marchi e i modelli leggendari che hanno fatto la storia della Motor valley emiliana come Ferrari, Maserati, Lamborghini e Ducati.
“La presenza della Motor valley è il certificato di garanzia che qua soltanto possiamo stare e che il Motor show non può essere da nessun’altra parte”, afferma Campagnoli. Un concetto ribadito anche da Giada Michetti, amministratore delegato di Gl events. “Qui sono rappresentati tutti i motivi per cui il Motor Show è a Bologna- afferma- il Motor show non si può fare in nessun altro posto: sono 21 le case presenti e solo qui ci sono 10 aree esterne” per gare e prove su pista. Il calendario ‘parla’ di Auto Gp, Trofeo V8, GT challenge, Formula E (monoposto con propulsori elettrici), Nascar (per la prima volta in Italia), rally, motocross e supermotard. Gran finale il 14 dicembre col ritorno del Memorial Bettega. Previste anche aperture serali a suon di musica, con i concerti di J Ax e Fedez (domani sera), Benny Benassi (dopodomani, domenica 7) e i Web show award (sabato 13), il primo evento in Europa dedicato alle ‘celebrità’ della Rete.
Al padiglione 30 è stato allestito anche un Drive In in rigoroso stile anni ’50, per unire alla Route anche un percorso su cinema e motori. Al padiglione 26, invece, il Museo Ferrari ha portato i suoi due simulatori di Formula 1. Ogni giorno si potrà gareggiare sul giro veloce (costo 25 euro) e i migliori tempi saranno selezionati per la finale del 14 dicembre: in palio, un viaggio per due al Ferrari world di Abu Dhabi. “BolognaFiere ha fatto uno sforzo molto importante, in un periodo di crisi epocale- commenta Claudio Sabatini, che col suo gruppo cura gli allestimenti della Fiera- mi auguro che le case di produzione seguano. Venti giorni fa nessuno avrebbe scommesso su cosa sarebbe stato realizzato”. E in effetti “mancano alcuni player, che forse non credevano si potesse tornare a respirare un sapore d’altri tempi”. Invece, “sembra di essere tornati a tanti anni fa”, chiosa Sabatini.
Fonte Agenzia Dire – www.dire.it