Sgominata dalla Guardia di Finanza un’organizzazione internazionale dedita alle frodi sulle accise e sull’Iva nella commercializzazione di bevande alcoliche (birra, vodka, whiskey e vino), all’interno dell’intera Ue. Coordinata dal procuratore di Bologna Roberto Alfonso e dal Pm Marco Forte con Eurojust, agenzia europea all’Aja contro la criminalità organizzata, l’operazione ha interessato ben 8 regioni italiane (Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia). 23 le ordinanze di custodia cautelare, 12 in carcere (5 in Italia e 7 all’estero), 10 ai domiciliari e un obbligo di presentazione alla polizia: 17 provvedimenti sono stati eseguiti in Italia, mentre altri 6 tra Inghilterra, Irlanda, Germania e Romania.
La gang criminale, avvalendosi di prestanome e depositi fiscali fittizi (l’intera indagine era partita nel 2012 a seguito di controlli sulla Drink Service di San Giovanni in Persiceto, nel Bolognese), emetteva falsi documenti per il trasporto di intere partite di alcool dall’estero in Italia: ma la circolazione delle merci era del tutto fittizia. I prodotti non venivano infatti spediti, ma rivenduti in nero nei Paesi di origine. I finti destinatari della merce, che avrebbero dovuto pagare le accise si dichiaravano però falliti: l’evasione totale risulta così ammontare a 80 milioni in Italia, a cui va aggiunta l’evasione per la rivendita all’estero.
La Guardia di Finanza ha inoltre sequestrato immobili e mezzi per un valore di circa 10 milioni, oltre a un sequestro per un pari valore di 80 milioni. Complessivamente sono 60 le persone indagate (il capo dell’organizzazione è un italiano residente a Londra), 51 delle quali italiane, e 46 le società coinvolte.