Si dice Emilia-Romagna e si pensa all’accoglienza, a una territorio dove si vive e si mangia bene. Ci sono prodotti entrati ormai nell’immaginario collettivo italiano e mondiale che rafforzano questa sensazione.
Ma c’è anche tanto altro e di grande valore, magari fuori dalle rotte consuete e più conosciute. In particolare nei territori collinari, montani o vallivi, protetti entro i confini di quelle vere e proprie riserve di biodiversità naturale, che sono i Parchi.
Allo stand Slow Food Emilia-Romagna del Salone del gusto 2014 (a Torino dal 23 al 27 ottobre) organizzato insieme a Regione Emilia-Romagna, Unioncamere, Apt e Parchi dell’Emilia-Romagna, si troveranno appunto quelle storie di biodiversità gastronomica e paesaggistica, che rendono la nostra regione una meta che vale la pena scoprire.
Nei giorni del Salone i protagonisti saranno i produttori e gli chef emiliano romagnoli, aiutati in cucina e ai tavoli dagli studenti degli Istituti superiori “A. Motti” di Reggio Emilia e “B. Scappi” di Castel San Pietro e Casalecchio di Reno.
Sarà proposto un tema al giorno per esprimere la molteplicità dei territori dell’Emilia-Romagna: durante gli aperitivi i produttori dei Parchi presenteranno i loro prodotti, mentre gli chef si alterneranno a pranzo e a cena presentando ricette della tradizione e alcune rivisitazioni.
Appuntamento di rilievo in chiusura – lunedì 27 – con l’asta benefica di Aceto balsamico tradizionale di Modena Dop. Battitore d’asta di questo prodotto unico e di pregio, Carlin Petrini, mentre il ricavato finanzierà interventi in Africa per l’emergenza causata dal virus ebola. Info sul sito del Salone del gusto.
(dal sito regione.emilia-romagna.it)