Ogni anno 500 donne si ammalano di tumore ovarico in Emilia-Romagna. In Italia sono 5.000, 250.000 nel mondo. Solo a Bologna, al Sant’Orsola, negli ultimi cinque anni sono state operate quasi 100 donne all’anno. Per sensibilizzare su questa patologia, 50 ragazze under 16 giocheranno insieme all’ex capitano della Nazionale femminile di volley, Maurizia Cacciatori, con un’unica divisa -la maglietta Loto onlus, associazione non profit nata con l’intento di colmare un vuoto informativo e di consapevolezza sul carcinoma dell’ovaio- e un unico obiettivo: divulgare informazioni su una patologia che a oggi non può contare su validi strumenti di diagnosi precoce e raccogliere fondi per finanziare la ricerca. “Sono orgogliosa di partecipare a eventi come questo dove lo sport diventa volano per una causa molto seria, che colpisce in primo luogo le donne- ha detto Maurizia Cacciatori- il nostro moto è ‘dare la schiacciata vincente contro il tumore ovarico’ e domenica sarà una buona occasione per farlo”.
Il torneo “Volley del cuore” si terrà al Palazzetto dello sport di Calderara di Reno (Bologna) domenica 14 settembre alle 15. Per coinvolgere le donne presenti e per diffondere informazioni importanti sulla malattia e sui sintomi da non sottovalutare, il torneo si aprirà con un intervento della presidente di Loto Onlus, Sandra Balboni. La parola passerà poi a Claudio Zamagni, presidente comitato scientifico di Loto Onlus e direttore dell’Unità Operativa Oncologia Medica del S.Orsola di Bologna (padiglione Addarrii), che dopo un inquadramento sulla patologia parlerà del progetto Loto, finalizzato proprio a individuare strumenti di diagnosi precoce.
Le squadre coinvolte nel torneo, patrocinato Fipav, saranno Calderara Vola Volley, Argelato, Idea Volley e Vip San Lazzaro. L’ex palleggiatrice azzurra, Maurizia Cacciatori, giocherà a turno in ogni singola squadra.
All’interno del palazzetto i volontari Loto distribuiranno informazioni e venderanno gadget come cappellini, magliette e ciondoli con simbolo di Loto, il cui ricavato andrà a sostegno della ricerca. L’entrata è a offerta libera.
(fonte Agenzia Dire – www.dire.it)