Una interrogazione alla Giunta regionale sulla Città Metropolitana. L’ha posta il consigliere regionale di Forza Italia Galeazzo Bignami. “Entro poche settimane – dice Bignami – si andrà a votare per la costituzione della Città metropolitana, ente che andrà a sostituire la Provincia come secondo livello di governo del territorio. La legge che disciplina questo nuovo soggetto (cd Legge Del Rio) prevede che il sindaco della Città Metropolitana sia a tutti gli effetti il sindaco di Bologna, senza che ai cittadini venga data alcuna possibilità di scelta in ordine a chi governerà l’Ente stesso. Il territorio Persicetano da sempre si contraddistingue per esigenze, peculiarità e caratteristiche e che da un lato hanno consentito una piena valorizzazione di queste specificità territoriali, dall’altro lato richiedono una conduzione politica che tenga conto del fatto che esso non si presenta come un Comune “satellite” di Bologna, ma al contrario come una realtà territoriale ben definita”. Secondo Bignami la Legge Del Rio non prevede forme di valorizzazione territoriale, ma tutto viene demandato alla legge regionale e ancor più agli Statuti delle Città Metropolitane. La Legge Del Rio non prevede strumenti che consentano una adeguata tutela delle identità territoriali e della promozione delle peculiarità sociali, produttive, economiche e culturali di un territorio inserito nel contesto metropolitano. “E così – sottolinea il consigliere regionale – la mancata elezione diretta del sindaco Metropolitano rischia di tradursi in una lesione della rappresentatività del Persicetano, territorio che in cui risiedono oltre 60.000 persone e in cui trovano sede centinaia di aziende, imprese, attività artigianali, professionisti. Ho chiesto perciò ala Giunta per sapere se intende promuovere forme di rappresentatività territoriale che considerino adeguatamente le peculiarità del territorio, come appunto il Persicetano. Ciò anche mediante strumenti di sostegno economico a tutela dei territori che da sempre presentano caratteristiche di identità e autonomia che hanno costituito il fondamento della sua tenuta economica e sociale”.
La Redazione