Centri estetici a luci rosse: prostitute anche minorenni
Sono almeno dieci, di cui due minorenni, le ragazze straniere che un uomo e una donna inducevano alla prostituzione in due centri estetici di Bologna. Alcune di loro, comprese una ragazza di 16 e una di 17 anni, hanno subito anche violenza sessuale da parte dell’uomo, un italiano di 44 anni, incensurato e di origini palermitane che ora è agli arresti domiciliari per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione aggravata e violenza sessuale anche verso minorenni.
Proprio l’uomo, al momento del colloquio di lavoro, chiedeva alle potenziali dipendenti di fare una prova su di lui, spingendole oltre il massaggio e palpeggiandole. Una volta assunte, spesso in nero, le ragazze, quasi tutte romene o moldave, dovevano poi sottostare alle richieste dei clienti e se si rifiutavano o arrivavano tardi sul posto di lavoro, venivano ‘sospese’ per una settimana. Tant’è che una di loro, che già si prostituiva, ha preferito tornare a esercitare per strada, piuttosto che sottostare a quelle regole. Il tutto avveniva in due centri estetici: uno, “Il paradiso del benessere” al Bargellino (di proprietà dell’uomo) e l’altro, “Rosy e relax” in via del Gomito, gestito invece dall’amica e complice del palermitano, una romena di 39 anni che è stata denunciata a piede libero per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Per ogni massaggio particolare, il cliente pagava tra i 30 e 40 euro, parte dei quali finivano in tasca ai gestori dei centri.
La vicenda è stata scoperta con un’operazione congiunta tra la Polizia di Bologna e i Carabinieri di Calderara di Reno, dopo tre denunce, di cui una anonima, e dopo che gli agenti dell’Arma, in un centro commerciale di Calderara, avevano sentito parlare alcuni clienti di “prestazioni speciali”. Su siti internet specializzati, poi, gli agenti hanno letto commenti e apprezzamenti sulle ragazze e i loro “massaggi completi”. L’operazione è scattata mercoledì scorso e ha portato in manette l’uomo, la denuncia per la donna e il sequestro preventivo dei due centri estetici, dove lavoravano anche delle estetiste vere, che già avevano sospetti sull’attività illecita.
Ai Carabinieri di Calderara è arrivata una prima denuncia anonima di una donna che aveva fatto “il colloquio” di lavoro con il titolare, poi ne sono giunte altre due. Così, Arma e Polizia hanno scoperto il giro di prostituzione tra due centri estetici che “si passavano” le ragazze probabilmente già da qualche anno. Al centro di via del Gomito sono stati contestati reati dal 2010, mentre a quelli del Bargellino dal 2012.
Polizia e Carabinieri, spiega il dirigente della squadra mobile Pietro Morelli stamane in una conferenza stampa, sono molto attivi sul fronte dei falsi centri massaggi: “Solo nell’utima settimana ne abbiamo chiusi quattro”, dice Morelli che parla di una domanda in crescita di questo tipo di prestazioni e di siti internet che danno chiare indicazioni su dove le si possano trovare.
(Fonte Agenzia Dire – www.dire.it)